venerdì, dicembre 31, 2010

Adeguate sanzioni

Fonti del governo brasiliano hanno riferito che l'avvocatura generale di Stato brasiliana presenterà al capo dello Stato Luis Inacio Lula da Silva un parere contro la concessione dell'estradizione a Cesare Battisti in Italia.
(...)
«In questo caso, il governo italiano fin d'ora», conclude la nota, «intende dichiarare che considera incomprensibile e inaccettabile nel modo più assoluto siffatto riferimento e la relativa decisione. Il Presidente Lula dovrebbe allora spiegare tale scelta non solo al Governo, ma agli italiani tutti e in particolare alle famiglie delle vittime e a un uomo ridotto su una sedia a rotelle».

fonte Lettera43

Secondo me basterebbe aggiungere sulla nota che in caso di mancata estradizione non verranno più selezionate escort brasiliane per il bungabunga dell'utilizzatore finale (cit.) per ottenere un risultato migliore.
Colpendo in maniera seria l'economia verdeoro, voglio vedere se Lula non ci rimanda indietro Battisti con tanto di fiocchetto rosso in testa

martedì, dicembre 28, 2010

I due piatti della bilancia

E' da Natale che si sprecano commenti, analisi e scenari legati all'accordo di Mirafiori fra Fiat e (non tutti) i sindacati.
Nel frattempo siamo invasi di spot dalla Fiat che ci invitano a sfruttare gli ultimi giorni per cambiare l'auto o veicolo commerciale, questo in assenza di spot di case rivali.
Chiunque lavori in un'azienda strutturata sa che il numero enorme di spot e le campagne sono indice che non solo il budget di vendita non è stato raggiunto, ma è talmente basso che viene chiesto a tutti i costi di migliorare i dati delle vendite.
Nel frattempo la Fiat continua a salire in borsa, chissà perché?
Forse gli analisti che emettono report di buy non ascoltano la radio/tv come me?

giovedì, dicembre 23, 2010

E pandori mangiati

E' stato un anno abbastanza lungo da passare, lavorativamente parlando.
Le cose sono andate bene, tanto che ci è stato richiesto di ridurre le ferie in modo da poter continuare a lavorare e fatturare anche durante le feste.
Il segnale che siamo andati bene è arrivato dai complimenti dei nostri manager tedeschi, che per due volte hanno ripetuto di esser fieri di noi ed esser fieri che facciamo parte del gruppo.
Uno gettando il cuore oltre l'ostacolo linguistico ha scritto una email metà in inglese e metà in italiano (italiano da google translate ovviamente) per dircelo.
Io ho richiesto la seniority tecnica, passaggio non formale dovrò sorbirmi qualche corso per ottenerla. Seniority intesa nel termine inglese/americano, quindi l'esser riconosciuto come esperto senza che questo corrisponda un aumento di stipendio anzi sarà un aumento di lavoro.
Mi spinge l'orgoglio di esser riconosciuto e apprezzato anche all'interno dell'intera azienda; visibile nell'approccio con altri colleghi stranieri.
E con questa piccola nota autobiografica, non posso che augurare un buon Natale a chiunque passi di qua in questo blog, magari a causa di una ricerca su google

Panettoni mancati

Certo che è una meschinità quella di Moratti di negare per soli due giorni il panettone al suo (ex) allenatore.
Al limite poteva scalarglielo dalla buonuscita.

lunedì, dicembre 20, 2010

Babele reload

Questa mattina ho scritto ad un paio di clienti, uno spagnolo ed uno svizzero, ad entrambi in inglese. Un mio collega sta discutendo con un altro cliente francese sempre in inglese.
L'armonizzazione delle lingue è frutto della necessità e del bisogno di farsi comprendere.
Ergo ben venga una semplificazione anche legislativa


- Posted using BlogPress from my iPhone

venerdì, dicembre 17, 2010

Wake me up when snow ends




Dite che ci siano speranze che al mio risveglio sia tutto finito?

- Posted using BlogPress from my iPhone

giovedì, dicembre 16, 2010

Talking about energy

In questo post avevo scritto il perché le accuse di Mucchetti ed altri editoriali in merito al rapporto fra Eni/Gazprom vs Berlusconi/Putin fossero quanto meno sospette, sospette perché venivano prima del voto di fiducia su questo governo e perché le accuse mi sembravano un po' tirate per i capelli.

In questo lungo post di Carlo Stagnaro le vari tesi sono analizzate meglio e soprattutto sono messi a fuoco gli interessi di ENI, o meglio della sua controllata Saipem, sul gasdotto South Stream rispetto al Nabucco



Allora, l’Eni che ci sta a fare?
La risposta può venire da un’esperienza passata, ma simile: quella di Blue Stream, un tubo sottomarino di 1.250 km che va dalla Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero. Eni ha il 25 per cento di Blue Stream, ma non controlla una singola molecola del gas che vi transita (...) Quanto all’equity di Eni, secondo fonti interne all’azienda, esso garantisce un rendimento tra il 10 e il 15 per cento. I soldi veri Eni li fece in altro modo: cioè aggiudicandosi (tramite Saipem) la realizzazione del tubo. Blue Stream fu una torta da 3,2 miliardi di euro, 1,7 dei quali relativi al tratto offshore: buona parte di questi ultimi andarono a Saipem. A queste condizioni – con zero debito, remunerazione garantita sull’equity, e soprattutto ricche commesse – all’Eni interessava che il gasdotto si facesse: non che il gas trasportato fosse competitivo, non che fosse venduto, e neppure che fosse trasportato.
Torniamo a South Stream. Il modello è, molto probabilmente, lo stesso di Blue Stream. Idem per Nabucco. Dunque, per Eni i due gasdotti sono, in astratto, equivalenti, tranne che per due particolari determinanti. Primo, e meno importante: scegliendo South Stream Eni consolida il suo rapporto con un partner strategico. Secondo, e più rilevante: South Stream vuol dire 900 km di tubo sottomarino che solo Saipem può realizzare, e qualche altro centinaio di km a terra. Nabucco sono 3.300 km tutti a terra, che possono essere divisi in lotti e affidati a “n” soggetti ugualmente bravi. Cioè, South Stream dà la certezza di una grassa commessa per Saipem; Nabucco no. I giochi sono solo e tutti lì.

Non a caso il fondo inglese Knight Vinke ha più volte chiesto lo spezzettamento dell'ENI proprio in ragione del fatto che i vari business della compagnia (Saipem, Agip, Snam) hanno interessi contrapposti.

Se si considera che i gasdotti che l'Antitrust europeo ha costretto l'ENI a vendere per la sua posizione dominante sono in trattativa per esser venduti al suo maggior azionista, la CDP, si vede che non c'è nessuna intenzione di smembrare l'azienda da parte italiana, ammesso e non concesso che abbia senso smembrare un'azienda integrata e potente.

martedì, dicembre 14, 2010

Nella torre di Babele

Sul brevetto lo schiaffo europeo è stato ancora più duro del previsto. Ieri alla riunione dei ministri che si occupavano della questione sono stati 23 su ventisette i Paesi che si sono detti pronti a lanciare una "cooperazione rafforzata" per un brevetto europeo trilingue (inglese, francese e tedesco) in modo da tagliare fuori l'Italia e la Spagna con i loro veti.
(...)
L'idea di un brevetto comunitario che consentisse di ridurre i costi per la registrazione di un prodotto a livello europeo era stata accettata all'unanimità nel 2009 dopo un decennio di interminabili discussioni. Ma poi la Commissione ha cercato di far approvare un regime linguistico che riconosceva la possibilità di registrare i prodotti solo in inglese, francese e tedesco. Italia e Spagna hanno messo il veto ritenendo che questo sistema desse un vantaggio competitivo alle imprese di Francia e Germania (che registrano la metà dei brevetti).
fonte Repubblica

Da tecnico che lavora con normative europee e/o americane, che lavora con direttive europee posso ben capire l'idea di limitare le lingue, visto che nelle traduzioni a volte vengono messi dei termini ambigui che portano a incongruenze. Non a caso nella mia azienda dove il manuale della qualità è bilingue (italiano/inglese) una delle due lingue ha la prevalenza sull'altra in caso di dubbio.

La scorsa settimana l'ex ministro per il Commercio D'Urso spiegava la sua contrarietà alla proposta ed il veto anche con l'idea di non dare un precedente; immaginando che anche i prossimi bandi europei saranno modellati su queste tre lingue.
Può esser vero, ma come dimostrano le turbolenze valutarie e finanziarie di questi giorni è proprio la mancata unificazione dell'europa a portare sconquassi.
Il mercato unico è stato pensato proprio come un primo step di unificazione; non a caso fra Germania e Francia ci sono programmi per uniformare la legislazione fiscale e in pratica la Germania sta proponendo all'area euro la sua visione dell'economia (basso deficit e controllo ferreo dell'inflazione).
Ogni passo verso un unione non può che farci bene, a noi come paese, perché ci costringe a lasciare le rendite di posizione verso il mercato aperto.

E di rendite di posizione che l'Italia ha bisogno di liberarsi per poter tornare a correre

martedì, dicembre 07, 2010

Segnalazioni

Leggo molto volentieri il blog di NoisefromAmerika, sia per carpire un po' di informazione economica che mi manca sia perché mi piace il loro modo molto analitico di esaminare i vari fatti.
Trovo molto interessante questo post in particolare, in cui molti altri lettori chiedono della loro visione politica per l'Italia (molti dei redattori lavorano all'estero).
In realtà basterebbe leggere un po' di loro post per accorgersi che non sono organici a nessuna delle due forze politiche, cosa che succede a molti.
In particolare mi rivedo in questo periodo
Quando si sceglie per chi votare o quale politico appoggiare si fa la somma di tutto e si cerca di trovare il meno peggio, ma le conclusioni a cui si giunge possono essere differenti. Direi che Marcello ha ragione a dire che al momento il consenso unanime è che Berlusconi deve essere mandato a casa il prima possibile e, si spera, definitivamente.

Anch'io sono fra le persone che sperano che l'era berlusconiana sia finita, anche se per motivi diversi rispetto a quelli che direbbe un dalemiano o una persona etichettabile come sinistra.
Ha promesso una riforma liberale e/o liberista che non mai messo in programma, si pensi solo all'ultima controriforma sull'Ordine degli Avvocati o il peso crescente dell'economia pubblica in Italia; ma allo stesso tempo non permette di sviluppare un movimento liberista perché si è appropriato di una bandiera che non vuol mollare.
Non a caso durante la scesa in campo del '92 era con i Martino, i Coletti, i Pera ora invece si circonda dei Cosentino, Schifani, Santaché: altri curriculum, altra caratura di persone.

Ovviamente non credo che il 14 arriverà la sfiducia: la pausa di una settimana è per permettere un calciomercato dei deputati da parte del PdL, visto che né il PD né FLI hanno qualcosa da proporre agli incerti né prebende né rielezioni certe.
Ma sarà solo una questione di tempo, questo esecutivo sarà destinato a cuocere a fuoco lento come l'ultimo esecutivo di Prodi.

lunedì, dicembre 06, 2010

Marketing non convenzionale

Non si può far a meno di notare che i giornali sono invasi dalla pubblicità dell'amaro Giuliani. Invasione iniziata dalla sera in cui il proprietario ha preso a pugni Emilio Fede per una presunta storia di infedeltà coniugale in cui il direttore del tg avrebbe operato come mediatore. L'evento ha certamente ridato luce ad un marchio appannato, quindi l'evento potrebbe esser stato sfruttato per rilanciarlo.
Oppure potrebbe essere un modo per evitare che i giornali entrino in profondità sulla vicenda.
Chissà


- Posted using BlogPress from my iPhone

domenica, dicembre 05, 2010

Domande mal poste

Dopo l'uscita dei cablogrammi di Wikileaks tutti a domandarsi dei legami fra Putin e Berlusconi, dimenticando che era almeno due anni che Guzzanti senior denunciava che il governo italiano era filo-russo; in effetti basterebbe ricordare il comportamento dell'Italia in occasione della guerra fra Georgia e Russia per dissipare ogni dubbio.
Ora Mucchetti ha scritto un bell'editoriale sulla questione dei legami dell'ENI con la Russia chiedendosi se era influenzati dal rapporto fra i due primi ministri, ma inserendo alcuni punti discutibili

Gazprom vende a clienti italiani fino a 9 miliardi di metri cubi e l'Eni ottiene una lunga proroga dei contratti take or pay in base ai quali i russi si impegnano a vendere e gli italiani a comprare quantitativi dati a prezzi decisi secondo un meccanismo prestabilito, legato al petrolio, e se non ritiri paghi comunque.

Senonché, nel frattempo, in America inizia una rivoluzione tecnologica che rende abbondante il gas, e dunque riduce in prospettiva la centralità dei fornitori storici, Russia, Algeria e Libia. Nel 2005 si producono le prime quantità di shale gas, gas estratto da rocce scistose, tipiche del sottosuolo delle zone ex carbonifere, attraverso potenti getti d'acqua mista a solventi. In tre anni questo gas non convenzionale emancipa gli Usa dalle importazioni e fa crollare i prezzi sul mercato spot alla metà di quelli take or pay.
Cominciamo ad analizzare bene i vari punti della discussione:
1. i contratti sono take or pay, ma allo stesso tempo in Italia fiorivano i contratti che fermavano la cifra del costo dell'energia (gas, elettrica) per due anni; quindi l'ENI non faceva che rigirare il problema a chi firmasse il contratto di fornitura, garantendosi il margine di guadagno fisso.
2. L'ENI stava diventando anche un fornitore di energia elettrica, quindi l'eventuale gas non assorbito dal mercato sarebbe stato bruciato in una qualche centrale elettrica.
3. Il shale gas deve essere trasportato comunque in Italia, ricordiamo che solo quest'anno è stato inaugurato il secondo terminale per il gas liquefatto dopo anni che era in costruzione. L'unico che c'è (c'era) è dell'ENI ed è saturo come lavorazione. Era quindi impensabile buttarsi su un nuovo mercato quando non esistevano mezzi per trasportare il gas; l'uso dei gasdotti era l'unica via di trasporto.
4. che il shale gas abbia emancipato gli USA dalle importazione è abbastanza opinabile a leggere questo articolo di BusinessWeek
Gazprom expects liquefied natural gas shipments to compete with rising output of shale gas in the U.S. as the Russian producer aims to expand into the world’s biggest energy market.
“Shale gas and LNG are competitive in one price range,” Gazprom Deputy Chief Executive Officer Alexander Medvedev said in an interview in Paris yesterday. “The market will say who will be in the market and with what.”
Gazprom, the world’s biggest gas producer, plans to gain as much as 10 percent of the U.S. market by 2020. The Moscow-based company’s trading unit in Houston already sells some LNG into U.S. through swap operations.
The company has no reason yet to revise its target for U.S. market share given the costs and possibly negative environmental impact of developing shale gas, Medvedev said. Gazprom’s output will depend on market conditions, he said.

Insomma bisogna stare attenti a non riscrivere la storia basandosi su ipotesi scandalistiche

mercoledì, dicembre 01, 2010

Cablogrammi

Dai vari leaks usciti dai cablogrammi dell'ambasciata americana sembra che a preoccupare il governo USA non fosse tanto la vita privata, festini con escort (i wild party è una definizione di film porno, per i traduttori distratti), discutibile dell'unto del signore (cit.) quanto gli strani intrecci con la Russia di Putin.
Intrecci economici non solo legati alla penetrazione di aziende italiane in Russia (Enel, ENI, Finmeccanica) e aziende russe in Italia (nel settore dell'acciaio es. Severstal in Lucchini, nel settore petrolifero es. raffinerie Erg), ma pare anche personali del premier, si veda la richiesta di Hillary Clinton di scoprire se c'erano interessi economici del premier nei contratti Gazprom.
Intrecci che hanno mostrato la loro influenza durante la guerra fra Georgia e Russia, in cui un paese associato alla Nato non ha ricevuto una dichiarazione ufficiale della Nato per l'opposizione dell'Italia.
E ci fu la svolta di Guzzanti che usci dal PdL, dichiarando che il governo italiano era filorusso.

Considerando che la svolta di Fini, contro SB, è maturata dopo un viaggio ufficiale negli USA, non potrebbe essere lui il cavallo su cui la diplomazia statunitense per il dopo Berlusconi?
Se fossero gli USA ad usare il metodo Boffo contro i pasdaran del PdL cosa potrebbe succedere?

sabato, novembre 27, 2010

Parco Buoi 2.2

Il tempo passa, ma trovo ancora tempo di parlare di un mio vecchio pallino la M&C.
Eravamo rimasti che la guerra delle OPA ( qui e qui le puntate precedenti) non aveva prodotto nessun risultato, salvo far capire a tutti che c'era del valore non espresso dai corsi di borsa nella società.

Ora pare l'ultimo(?) atto della saga
Carlo De Benedetti comunica che in data odierna ha stipulato un contratto preliminare per acquistare da TAMBURI INVESTMENT PARTNERS e da SECONTIP 80 milioni di azioni ordinarie Management &Capitali (rispettivamente 21 milioni da TAMBURI e 59 milioni da SECONTIP. La quota è pari al 16,87% del capitale sociale e l'acquirente pagherà 0,215 euro in contanti per ciascuna azione, per un controvalore complessivo di 17,2 milioni di euro. L’esecuzione del suddetto preliminare avverrà il 21 dicembre 2010.
Carlo De Benedetti, che al momento possiede il 27,55% di M&C, dando esecuzione al suddetto preliminare, supererà la soglia del 30% del capitale dell’emittente, arrivando a possedere complessivamente il 44,42 % di M&C.

insomma riacquista ad un prezzo doppio delle varie OPA lanciate solo un anno fa le azioni in mano al Gruppo Tamburi, suo principale antagonista nella gestione della società.

lunedì, novembre 22, 2010

Biotestamento

Continuano le polemiche attorno al delicato tema del biotestamento. Una circolare dei ministri Ferruccio Fazio, Roberto Maroni e Maurizio Sacconi ha ribadito che i registri fatti nascere da alcuni Comuni sono privi di efficacia giuridica.Nel mirino del documento i registri comunali sulle volontà anticipate dei cittadini relative al testamento biologico
fonte Lettera43
Qualcuno avvisi i ministri che il testamento biologico si riferisce alle persone e non al governo che è in fase terminale.
Per loro non c'è nessun pericolo che qualcuno stacchi la spina, purtroppo aggiungo io.

sabato, novembre 20, 2010

Cronache della decadenza del impero/2

Possibile che da un paio di giorni la notizia "politica" più importante siano le dimissioni della Carfagna?
Donna, esteticamente un tempo molto gradevole, ma di certo non un ministro importate o una personalità politica spiccata.
Berlusconi disse del parlamento che a lui bastavano al massimo una quarantina di teste pensanti gli altri deputati dovevano semplicemente votare quello che dicevano i capigruppo.
Modello un po' semplificativo di un parlamento, ma considerando la legge elettorale non privo di logica.
Lo stesso modello è stato seguito per la formazione del governo, una decina di persone valide e tutte il resto yesman e yeswoman con una forte cura all'estetica dei membri del governo.
Un Alfano ha sicuramente preso il posto di ministro a discapito di una Buongiorno perché era più telegenico, di certo non per la sua competenza.
Il ministro delle Pari Opportunità ha galleggiato grazie ad una segreteria esperta che l'ha aiutata a compiere gaffe da scolaretta, ma di certo non si può negare che nei corsivi di Facci contro di lei ci fossero molte verità taciute.
Che una personalità così "normale" sia la prima notizia politica rende chiaro il vuoto politico attuale e perché Berlusconi, con tutti i suoi problemi, conflitti di interesse, storie scollaciate, si erga come un gigante al confronto dei suoi oppositori/alleati

Edt: Aggiungiamo gli ultimi sviluppi della Cargagnaide
Un incontro strictly confidential con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiudere con un accordo “ragionevole” la partita dei rifiuti e delle candidature in Campania.(...)Le correnti regionali del centrodestra si combattono ormai per appartenenza territoriale: casalesi contro salernitani, napoletani contro casertani, salernitani con avellinesi contro napoletani. E lo scontro in atto sul grande business dei rifiuti assume cosi i caratteri del conflitto etnico prima ancora che politico.
fonte Lettera43
La storia della politica italiana torna sempre di più ad essere una questione di spazzatura

venerdì, novembre 12, 2010

Velina ingrata reloaded

Leggendo l'intervista di Feltri a Telese qualche giorno prima di presentarsi al plotone dell'ordine dei giornalisti per la sicura sanzione per aver inventato il metodo Boffo, viene naturale chiamarlo con l'epiteto che coniò per la ex-sig.ra Berlusconi in calce ad una foto d'epoca di lei in topless.
Tuttavia il personaggio non è per niente banale, malgrado si intraveda fra le righe un astio per esser usato e poi messo da parte come un kleenex usato.
Cominciamo con la parte indiscutibile
T(elese):Perché?
F(eltri):Ma come perché? Danneggia la sua politica! Tanta gente di destra dice: una volta sì, le altre no! Lo trova strano e sconveniente, pensa: adesso mi sono rotto le balle, di tutte le veline di Berlusconi.
T:Anche tu.
F:Non solo io, non necessariamente io. Il vero problema è che se hai votato Berlusconi e ti sei rotto le balle di lui, che voti? Se vedi Bersani la tentazione del tradimento scompare. Se senti Vendola pensi: parla bene, ma che cazzo ha detto? Così la tentazione forte è votare Lega.
fonte: Il Fatto
Ecco scritto quello che tanti pensano, l'Italia è bloccata non tanto a causa di SB, ma perché non c'è scelta in realtà. Il bipolarismo imperfetto nasce dal fatto che non c'è nessuno da votare né a destra né a sinistra, quelli che ci sono sono in realtà fenomeni mediatici che si sfaldano se si guarda in controluce quello che hanno realmente fatto e non alle loro dichiarazioni.

Se dovessi fare una metafora l'Italia è come quell'allenatore che deve metter in campo un attaccante bolso, svogliato e mangiapalloni, ma è costretto a farlo perché gli altri rincalzi o sono peggio o sono rotti.

giovedì, novembre 11, 2010

Piccole emulatrici crescono

«SONO LA NIPOTE DI MR. SAMSUNG» - Durante l’interrogatorio Lisette si difende in modo scontato: con la droga non c’entro, ho fatto un favore ad un amico. Poi cerca di spiegare perché non ha certo bisogno di affari illeciti: «Sono la nipote del fondatore della Samsung». Gli agenti e il procuratore registrano e vanno avanti. Per loro Lisette fa parte di un gang di narcotrafficanti. Fine.
La ragazza deve affrontare il processo, fissato per la fine di ottobre. Nelle prime udienze, Lisette Locascio Lee insiste con la storia della Samsung. E cita come testimone sua “zia”, Jen Lee, che racconta in aula quello che sembra un romanzo. «Lisette è la nipote di Byung Chu Lee, fondatore della Samsung – precisa la donna -, e sua madre si chiama Corine. Il problema è che la ragazza è nata dall’unione con un giapponese poco raccomandabile, Yoshi Morita. Ed è ecco perché la famiglia ha deciso di darla in affidamento ad una coppia di conoscenti in California».
fonte il Corriere della Sera

Negli USA hanno continuato l'indagine ed hanno smascherato la frode, mentre in Italia mi sa che se la sarebbero bevuta.
O forse no, magari Papi aveva un sussulto di buongusto e non avrebbe fatto bunga bunga con lei.

lunedì, novembre 08, 2010

MM

Le stazioni esterne della metro milanese puzzano di socialismo reale: fredde, spartane, gli stessi negozi sono mal ridotti. Dentro le persone sono eterogenee immigrati, travet che devono raggiungere l'ufficio a Milano e studenti che affrontano l'ultimo ripasso. Alcuni hanno una valigia come la mia, anche loro diretti alla stazione dei treni.
Un inserviente raccoglie le sigarette lasciate dai passeggeri ansiosi, mentre uno più giovane raccoglie i quotidiani della free press lasciati in giro.
Il mio treno ed arrivato e faccio giusto in tempo ad inviare il post prima che si chiudano le porte.


- Posted using BlogPress from my iPhone

venerdì, novembre 05, 2010

Sicurezza urbana??

SICUREZZA URBANA - Ampio poi il capitolo della sicurezza urbana messo a punto, con un giro di vite contro la prostituzione in strada e l'accattonaggio. Nel primo caso si va verso l'allontanamento coatto delle prostitute che esercitano il mestiere in strada. L'obiettivo è quello di poter rimpatriare le "lucciole" che non ottemperano al foglio di via. Berlusconi ha poi annunciato il reato di prostituzione: «Avendo constatato - ha spiegato il premier - che il reato di prostituzione che avevamo preparato mesi fa non è andato avanti (il riferimento è al ddl Carfagna fermo in Parlamento, ndr), abbiamo deciso di riprendere quella norma, riapprovarla una seconda volta e inserirla in questo provvedimento sulla sicurezza».
fonte Corriere della Sera

Siamo sicuri si tratti di sicurezza urbana? A me sembra invece una ritorsione del tipo " se non posso andare a donne di facili costumi io, che non ci vada nessuno!!"
Caro Silvio, ti do un suggerimento se la regolamenti anche in modo retroattivo forse ti salvi dalle prossime rivelazioni, perché dubito che sia solo un fenomeno degli ultimi anni quello delle escort.
Sempre se resterai al governo abbastanza a lungo, cosa di cui io non scommetterei .

Verde è il colore dei dollari

Enel Green Power ha avuto ieri il suo primo giorno di quotazione, onestamente era un azione che non mi piaceva perché questo tipo di società hanno come core business gli incentivi statali che attualmente in Europa sono pompati dal programma 20/20/20 e negli USA dalla "nuova" rivoluzione verde di Obama.
Ieri però è stato molto divertente il suo andamento
l’Enel diceva che l’85 per cento delle azioni sarebbero andate agli istituzionali, quelli con le spalle larghe, e solo il 15 per cento ai piccoli investitori, i risparmiatori, i 350 mila che danno retta al consiglio della loro banca. E invece alla fine le parti si sono invertite: 23 per cento agli istituzionali, e 77 per cento ai piccolini, il cosiddetto “retail”. Detta in euro: avevano detto che avrebbero venduto ai risparmiatori titoli per 400 milioni, gliene hanno mollato per 2 miliardi, perché quel miliardo e 600 milioni di differenza le grandi banche si sono rifiutate di prenderlo.
fonte IlFatto
Non è una novità anche durante la prima trance della vendita dell'Enel furono scaricati sul mercato retail la maggior parte delle azioni rispetto al collocamento sugli istituzionali.
Gli investitori istituzionali hanno la possibilità di fissare il loro prezzo di acquisto, in base alle analisi dei loro analisti finanziari che stimano un prezzo obbiettivo ed in base a quello comprano in modo da avere un rendimento certo. Quindi 1.6€ è un prezzo alto per molti di loro che hanno le competenze finanziarie che al piccolo risparmiatore manca!!
Alle 9 e 25 secondi qualcuno ha piazzato un’ordine di vendita per 9.679.241 azioni Egp, pari a un controvalore di circa 15 milioni e mezzo di euro. Questo qualcuno, verosimilmente non un pensionato, ha venduto a 1,55 euro azioni pagate 1,6, e lo ha fatto dopo 25 secondi dall’inizio delle contrattazioni di quelle azioni. In 25 secondi ha perso 548 mila euro.(..)L’unica spiegazione razionale implica l’ipotesi di un reato: qualche soggetto del mercato finanziario, che ha “dovuto” comprare le azioni per far vedere al “mercato” che credeva nell’affare, si affretta a sbarazzarsene pensando che perdere il 3 per cento è meglio magari che perdere di più nelle prossime settimane.

Bah, non c'è nessun reato semplicemente qualche investitore istituzionale è stato convinto a comprare in modo da poter entrare in altri collocamenti futuri: i mercati non possono essere sempre depressi, magari fra due anni torna bullish ed ecco che il favore verrà ricambiato.
Fatto sta che l’ordine di vendita a 25 secondi dall’apertura delle contrattazioni ha scatenato una bufera. Migliaia di ordini di vendita si sono aggiunti al primo, portando il titolo a perdere fino al 4 per cento. Poi, nel pomeriggio, il trombettiere della cavalleria ha suonato la carica. Sono arrivati i nostri, i fondi d’investimento. Spiegava ieri sera un dispaccio dell’agenzia Ansa: “L’iniziale ondata speculativa è stata infatti arrestata dall’intervento dei fondi di investimento che sono corsi ad accaparrarsi le azioni della società”. Verosimilmente è accaduto questo: le grandi banche si sono liberate dei titoli, e i fondi, che dalle stesse banche sono gestiti ma investono i soldi dei risparmiatori, “sono corsi ad accaparrarsi i titoli”. Con i soldi dei risparmiatori.
Anche qua tutti quelli che erano poco convinti si sono liberati di EGP, siccome il mercato retail era stato saturato non c'era nessuno che volesse comprare i titoli.
Quando il titolo è sceso sotto una certa soglia è diventato ovviamente più "conveniente" ed allora i fondi hanno potuto comprare o per mediare il valore di carico o per entrare comunque in un titolo che sarà presente in qualche indice sulle rinnovabili

Ipse dixit

«Visti i colpi che stiamo infierendo alla mafia, nessuno oggi può con certezza escludere che alcune cose che accadono siano frutto della vendetta della malavita»
Silvio Berlusconi

Ecco sono ragionevolmente convito che le girls fossero più convinte dalle mancette di 5000€ a botta, per commettere atti impuri che da una minaccia di un mafioso.

E poi se dobbiamo cercare il grande vecchio che pilota l'uscita degli scandali io guarderei agli USA, non è una novità che noi dal lettone di Putin in poi siamo filorussi.
Non a casao il nostro mercato è pieno di investimenti dalla Russia.

martedì, novembre 02, 2010

Disservizi pubblici, soluzioni private

Come sempre quando c'è una serie di disservizi pubblici l'onere di risolverli scatta sui privati cittadini, alias sudditi.
A breve scatterà in vigore un ordinanza della provincia di Milano che obbliga  le auto a dotarsi di mezzi contro la neve
Dal 15 novembre entra infatti in vigore l’ordinanza che obbliga tutti i veicoli ad essere dotati di gomme idonee “alla marcia su neve o ghiaccio o in alternativa di circolare disponendo a bordo del veicolo di mezzi idonei antisdrucciolevoli”.
fonte Corriere della Sera

Ovviamente come fa notare lo stesso articolista l'ordinanza è molto discutibile:
Le maggiori perplessità per la scelta adottata riguardano però l’effettiva utilità del provvedimento in un territorio che più piatto non si può e dove le nevicate non sono poi così frequenti. Nella scorsa stagione le precipitazioni nevose sono state cinque o sei, ma soltanto un paio sono state significative. E anche in quei casi è difficile dire se i disagi che si sono registrati siano stati provocati dall’imprudenza di automobilisti che si sono messi in viaggio senza essere adeguatamente attrezzati o da ritardi e inefficienze nella pulizia delle strade. Non è forse un caso se provvedimenti simili non siano stati adottati dalle altre province lombarde,(...)

siccome sono uno di quelli bloccati dalle nevicate scorse, pur avendo da anni le catene a bordo, posso dire che:
a. inutile avere le catene se l'autoveicolo davanti non le ha e rallenta la fila;
b. se impieghi più di 6 ore a far uscire i mezzi spargisale su delle nevicate annunciate allora qualche problema sull'organizzazione c'è o sbaglio?

Il succo dell'ordinanza è "siccome siamo incompetenti è meglio che vi arrangiate"; per carità lo posso anche accettare, ma in cambio voglio le dimissioni del responsabile della pulizia stradale, mi pare uno scambio equo.

domenica, ottobre 31, 2010

Cronache della decadenza del impero

Come si fa a riconoscere che un'impero sta decadendo ed è pronto ad una rivoluzione? Dai segnali di ribellione e dalle difese degli ascari.
Si parte dalla rivolta degli aspiranti notai in cui il trucco del concorso è tanto palese da farli indignare
Aveva fama di essere una delle selezioni più imparziali e severe d’Italia, eppure questa sessione del concorso pubblico di Roma per diventare notai puzzava di bruciato come non mai: durante la seconda prova di giovedì 28, alcuni candidati avevano consegnato il compito dopo appena un paio di ore; e prima dell’inizio c’erano state polemiche sui componenti della commissione, tutti del Sud.
Alla notizia che la traccia incriminata era identica a quella di un’esercitazione fatta eseguire in una scuola notarile della capitale, la mattina del 29 ottobre si è scatenata la sollevazione popolare, tanto che nel pomeriggio il concorso, 3300 candidati per 200 posti, è stato sospeso per motivi di ordine pubblico.
fonte Lettera43
A prescindere che io sono contrario agli ordini proprio perché queste cose, far passare quelli con gli agganci giusti, succedono e sono successe; la ribellione plateale fa notizia.
Tra i partecipanti del concorso c’era Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa Ignazio La Russa, e parenti di altri personaggio noti.
Fra i "personaggi noti" pare ci sia anche la compagna del Ministro Alfano, che è deputato a decidere se annullare o meno la prova. Vediamo se prevarrà più l'affetto della compagna o l'ira della Lega Nord, che se passasse avrebbe perso, nuovamente, la faccia contro i "romani".

Altro segnale che il clima si sta facendo pesante è la difesa untuosa degli accoliti di SB, che le tentano tutte pur di giustificare il loro sire, consapevoli che un minuto dopo che la sua testa rotolasse la loro sarebbe la prossima,
«Dagli amici mi guardi Iddio. Silvio Berlusconi, se non vuoi suicidarti, non rivolgere mai più la parola agli “amici”, che ti creano guai infiniti, portandoti in casa salernitane mancate miss Italia [Mara Carfagna, ndPh.], zoccole pugliesi e marocchine in calore» (Giancarlo Lehner)
è la ricostruzione, fedele visto che ho ascoltato anch'io la Zanzara, fatta da Phastidio dell' intervento fatto da Giancarlo Lehner per difendere l'onorabilità del suo sire.
Che dire lo stile non gli manca, rivaleggia quasi con Stracquadio altro esperto nel giustificare l'ingiustificabile; spero che quando il suo posto in parlamento verrà preso da una delle tante veline di Forza Gnocca si ricordi del suo intervento.

giovedì, ottobre 28, 2010

Epitaffi

Ormai la notizia si è diffusa, prima era relegata negli angoli bui della rete gossipara e portata alla luce dal Fatto.
Poi via via un escalation di mezze notizie fino ad apparire oggi in tutti i giornali online italiani, non ho coraggio di controllare in quelli inglesi.
Che dire il periodo del berlusconismo verrà ricordato con questo epitaffio bunga bunga.

Non a caso i politici più navigati del governo (Tremonti, Frattini, Maroni) si stanno tenendo a distanza da Mr. B non entrando mai su temi controversi come il lodo Alfano, che è destinato a morire nella culla.

PS Ah, sono pronto ad offrire il mio voto perenne al politico che o in parlamento o in televisione risponderà al portavoce del pdl (Capezzone, Bondi, Cicchitto) con un "bunga, bunga!!"

lunedì, ottobre 25, 2010

Metalmeccanico? No, grazie

Interessante post di Phastidio sulla questione dell'intervista d Marchionne.

Mi permetto di riprenderlo per fare qualche osservazione
E Marchionne certamente sa che Fiat, dei grandi costruttori globali, è di fatto l’unico a non aver in programma il lancio di nuovi modelli o restyling importanti. Strategia deliberata, si dice, in attesa che la crisi finisca e per non bruciare munizioni. Sarà.
Avendo iniziato a lavorare in un'azienda che faceva componenti plastici per auto, posso dire con certezza che un nuovo modello si imposta con almeno un anno di tempo se non un anno e mezzo, quindi il vuoto sulla pipeline dei prodotti era già noto da tempo. Al contrario di Fiat la Chrysler sta uscendo con modelli nuovi, pianificati in epoca pre-Marchionne, e con quelli oltre ad un ritrovato interesse nel mercato dei SUV sta ripagando i suoi debiti.
Da quel che si può capire siccome al momento del lancio della 500 sul mercato americano la Fiat potrà salire di un ulteriore 5% sul capitale di Chrysler allora gli sforzi sono andati in quella direzione.

Ma per favore, caro Marchionne, non dica che lei è un metalmeccanico. Quanti altri suoi colleghi tute blu siedono nel board di UBS?

Aggiungo che Marchionne siede ancora nel board di SGS che è l'azienda più grossa nel settore della certificazione/qualità.

domenica, ottobre 24, 2010

Tentativi di ironia?

A volte leggendo le dichiarazioni di Marchionne, manager duro e sicuramente molto bravo, rimango di sale. Prendiamo ad esempio le dichiarazioni che ha rilasciato a che tempo che fa
«Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia». È quanto ha detto l'ad del lingotto Sergio Marchionne ospite della trasmissione "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio.
Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo previsto per il 2010 - ha concluso - arriva dall'Italia. Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre».

Ora basta guardare un po' di dati di vendita presi un po' a casaccio:

Nel caso non aveste voglia di guardarli, vi faccio un breve riassunto: la Fiat vende soprattutto in due mercati il Brasile e l'Italia.
Sul resto degli altri mercati fa fatica a rientrare nelle prime 10 marche vendute, che casualmente vedono in posizione di privilegio la marca di casa (nel caso del regno unito si può considerare come produttore locale l'opel/vauxhall).

Posso capire che le fabbriche italiane siano da ammodernare, ma non mi è chiaro il motivo per cui si vuole alienare l'opinione degli abitanti di uno dei suoi principali mercati di sbocco?
Che il piano a lungo termine di Fiato Autoveicoli sia di fondersi con la Chrysler e spostare il baricentro negli USA è chiaro anche ai sassi, ma risolvere il problema della sovraproduzione di auto in Europa tagliando posti di lavoro nel mercato principale rimane una mossa di marketing assurda, specie dopo che il progetto (e relativo spot) Fabbrica Italia ha cessato di esistere.

martedì, ottobre 19, 2010

Tornare ad essere persone

e non più audience, click, consumatori, etc ma semplici persone; questo per me è il significato del web 2.0 che molti guru provano a "comunicare/tradurre" in maniere più confacenti a chi paga le loro fatture.


C'è un bel post di Massimo Cavazzini che analizza come sta cambiando la comunicazione delle aziende proprio dalla spinta delle persone che utilizzano la rete in maniera attiva e non solo passiva, come potrebbe essere il mezzo televisivo. Post che potrei definire corale, visto che frammenti del discorso sono presenti in diversi post della rete.


Mi piace sottolineare un passaggio



il leader naturale è quello che emerge dalle dinamiche, colui che non viene ascoltato e seguito in virtù di una posizione gerarchica: dal potere dominio al potere capacità. 



non posso che dire leggetelo e leggete i vari link che trovate per rileggere i frammenti di discussione della rete.

Powered by Qumana


domenica, ottobre 17, 2010

Twittate

Immaginate la scena, sentite il racconto di un operaia che sta perdendo il posto di lavoro perché la sua azienda ha deciso di spostare la fabbrica in un paese a basso costo.
Tutti penserebbero a quando hanno vissuto momenti simili, alla ricerca di certezze e di un momento simile.
Ora, secondo voi, cosa bisogna pensare di una persona che pensando all'operaia e ai suoi racconti scrive:

L'estate del 1984 a NY free lance disoccupato cercavo lavoro e identità. Ascoltando le operaie Omsa ricordi e amarezza


A me viene in mente:
1. sarai stato a NY, ma potevi sforzarti di imparare a scrivere correttamente freelance. Se l'imparavi magari trovavi lavoro prima
2. 1984 ed eri a NY? i viaggi allora erano cari e costosi: o eri andato da emigrante povero o da classico figlio di papà che va all'estero ad imparare la lingua?

Ora immaginatevi questo figlio di papà che a 30 anni seduto su Central Park e associatelo ad un operaia che sta perdendo il posto di lavoro.
A me viene in mente solo  Fremdschämen
A il twit è questo, siccome si parla di Riotta un occhio alla sua biografia su wikipedia serve per dissipare il dubbio che fosse un povero emigrato

mercoledì, ottobre 13, 2010

A drm free world

L'arrivo della Mondadori in collaborazione con Telecom sul mercato degli ebook non è stato certo silenzioso, anzi. Sia per il loro peso economico sia perché usando drm non compatibili con il mondo Apple e Amazon hanno riaperto il vaso di Pandora del discorso pirateria e sui drm.
Di seguito i miei 2 cent sulla questione.


  • La digitalizzazione dell'editoria non servirà a far guadagnare più soldi, ma sarà una trasformazione di un mondo antico in qualcosa di più moderno, come tutte le trasformazioni ci saranno morti e gente che diventerà ricca. Le quotazioni di barnes&noble ne sono una conseguenza, del fatto che non ha saputo reagire al cambiamento per tempo, le librerie fisiche diventano "meno" redditizie rispetto allo sviluppo di uno store virtuale in cui poter servire il cliente non più tramite commessi, ma tramite software. 
  • I lettori digitali o e-reader vengono utilizzati da lettori medioforti che comprano sapendo di poter ammortizzare la spesa in un certo numero di libri, in pratica si attendo di spendere le stesse cifre per comprare più libri. Si aspettano di risparmiare perché i libri digitali "devono" costare poco o altrimenti li andranno a trovare nei circuiti p2p; i vari PDF frutto di scansioni che si trovavano normalmente su emule o sui torrent erano illeggibili su schermo, ma su un lettore e-ink l'unico problema diventa l'impaginazione pessima.

Venerandi su un suo post osserva un altro effetto della pirateria, l'occupazione del posto e del tempo dei libri piratati rispetto ai nuovi libri prodotti.
Come ho detto nelle trasformazioni ci sono vincitori e vinti, Konrath ha dimostrato come si possa guadagnare e tanto occupando questo posto nello scaffale dell'ereader lasciando i suoi scritti in parte a pagamento, in parte gratis e vendendo grazie al passaparola prodotto dalle sue opere gratuite.
Quale persona dopo aver letto uno o due libri di una serie gratuitamente, non spenderebbe quei 3/4 dollari per leggersi il nuovo romanzo ed in parte ripagare l'autore che ti ha regalato i primi episodi? Lo stesso lettore invece sarebbe recalcitrante a dover pagare la stessa cifra per un autore "nuovo".
Ovviamente questo approccio basato sulla leva del prezzo può esser seguito solo autori esordienti che devono farsi conoscere, ma questo significa anche case editrici digitali ridotte all'osso: un editor, un marketer, un amministrativo/commerciale possono già esser un nucleo che produce libri e vende servizi a chi si vuol autoprodurre.

Ma allo stesso tempo si può pensare di produrre qualcosa di "diverso" da una versione digitale di un libro, penso al jukebooks di Quintadicopertina dove è il lettore in parte ad auto-creare il suo libro: qui andrebbe pensato e venduto il momento come "installazione" d'arte. Certo questi esperimenti per loro natura sono abbastanza di nicchia e portano più alla fama che alla ricchezza.

Tornando al punto iniziale, perché la Mondadori sbaglia a mettere drm che non si integrano con i lettori più diffusi (kindle e ipad) attualmente in Italia?
Per la ragione espressa prima: il posto sugli scaffali elettronici non è infinito, soprattutto per l'aspetto del tempo libero che è diviso fra altre attività (tv, vita sociale, ecc).
Se non riesco ad usufruire come voglio di un libro che devi vendermi rischi che la mia attenzione, e quindi il tempo che avrei dedicato a quel libro, sia dirottata verso un altro libro prodotto dalla concorrenza. Sperare che invece opti per un libro fisico, invece del digitale, è una pia speranza perché dopo aver investito in un e-reader uno si aspetta di poter leggere tutto o quasi con quell'aggeggio!!
Quale persona dopo aver comprato un automobile vuole andare al centrocommerciale in autobus, perché il centrocommerciale non ha previsto parcheggi per le auto, ma solo una fermata dell'autobus?

Dubbi amletici? /2

Dal lavoro dell'Antimafia sulle liste delle ultime elezioni amministrative «emergono candidati ed eletti diciamo "irregolari" per reati diversi da quelli che il nostro Codice di autoregolamentazione prevedeva. Cosicché l'immagine complessiva che se ne ricava è che la disinvoltura nella formazione delle liste sia molto più allarmante di quella che noi abbiamo immaginato. Sono liste gremite di persone che non sono certe degne di rappresentare nessuno».
fonte Corriere

alcuni dubbi amletici mi vengo in mente:

1. ma se ne accorge solo ora dopo due anni alla guida dell'Antimafia? non bastava contare le richieste di procedere contro i parlamentari ed i membri del governo, tipo Verdini?
2. Si riferisce per caso anche al suo capo SB?

venerdì, ottobre 08, 2010

Chi tocca i fili..

..muore. Era scritto in genere sui fili dell'alta tensione, per rendere conto a tutti che ci sono cose che possono far male se toccate.
Credo che questa frase possa esser applicata anche alle perquisizioni al Giornale.
Perquisita la redazione. L'ufficio del direttore, Alessandro Sallusti, e quello del vicedirettore, Nicola Porro. E anche le loro abitazioni. I decreti di perquisizione, eseguiti dai carabinieri del Noe, emessi dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e vistati dal procuratore Giovandomenico Lepore. L’indagine sarebbe scaturita da alcune intercettazioni disposte nell’ambito di una diversa inchiesta condotta dai magistrati partenopei. Il direttore e il vicedirettore sono indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli sulle presunte minacce in dossier sulla presidente della Confindustria. L’ipotesi formulata dai pm è di concorso in violenza privata (articolo 610 del codice penale).
fonte Il Giornale

Quando un potere forte è toccato da un altro potere forte, le reazioni possono esserci. Inoltre è curioso che la perquisizione sia stata fatta dal Noe e non dalla Digos o da un corpo specializzato in "reati politici" dei carabinieri.
Sono stati scelti uomini provenienti da corpi che probabilmente non avevano legami con il Giornale e non potevano avvisarli.

Vediamo ora se usciranno i dossier contro Marcegaglia e contro Montezemolo.

giovedì, settembre 30, 2010

Cronache da un paese non normale

Dall'intervento di Berlusconi al parlamento

11.38. Sul “completamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria” si alza una fragorosa risata. Qualcuno fa notare a Berlusconi che ci sono ancora cantieri aperti e lui dice che la colpa è dei ritardi accumulati negli anni di governo della sinistra.
fonte: Il Post
In realtà ascoltando la registrazione alla radio anche lo stesso Berlusconi si è messo a ridere, insieme alla sua maggioranza.
In un paese normale non dovrebbe succedere di considerare un opera impossibile da realizzare, eppure...

martedì, settembre 28, 2010

Calciomercato vs Politica / 2

Dopo lo sfavillante calciomercato con la presa di Ibracadabra, anche il politicomercato ha prodotto buoni risultati
mentre sulla conta a Montecitorio va registrato che sono passati al gruppo misto cinque deputati dell'Udc (i siciliani Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo ed il campano Michele Pisacane) e due deputati dell'Api (Massimo Calearo e Bruno Cesario).
fonte: Corriere della Sera

Degna di nota però è la giustificazione di Calearo:
«Gli operai hanno bisogno di stabilità» ha detto Calearo per motivare il suo sì ai «5 punti» del premier.
Detto dall'ex-capo di Federmeccanica è a metà fra il ridicolo e l'insultante*.
Al massimo le aziende hanno bisogno di stabilità nel governo.


* vissuto un rinnovo contrattuale con Calearo

domenica, settembre 26, 2010

Sex, lies & videotape

Confesso di non aver visto il video di Fini, ma solo letto i resoconti. La storia è semplice un uomo politico è accusato di aver alienato un palazzo favorendo in modo sfacciato il cognato; palazzo che però non era del demanio, ma di un partito ora sciolto.
Fossimo in uk o negli usa sarebbe gravissimo, ma qui siamo in Italia con un presidente del consiglio inquisito e quasi certamente condannato per corruzione di un giudice, con l'ex responsabile del partito di opposizione che ha evitato l'incriminazione per insider trading legato a delle scalate bancarie, con i dirigenti della lega indagati per possibili truffe legate alle quote latte ed un fallimento di una banca... insomma parliamo di colpe veniali.
Fosse per me non salverei nessuno, ma se dobbiamo scegliere meglio iniziare dai reati più gravi.
Mi ha molto colpito un fatto successo la scorsa settimana; ero in un bar dove sapevo che gli avventori si dividono fra lega e pdl, un vecchietto entra e prende il giornale la cui prima pagina era sempre sul finigate, la bestemmia gli sale sulle labbra borbottando " la smetteranno di farsi i fatti loro ed inizieranno ad occuparsi dell'Italia? Sono questi i problemi che abbiamo..?"
Un muto silenzio di approvazione si è letto negli occhi di tutti; questa gente non voterà mai a sinistra, ma sono tutti voti pronti o a votare un alternativa a SB o ad astenersi alle votazioni.

giovedì, settembre 23, 2010

Indovina chi viene a cena /3

Continua la fortunata (??) serie di post (qui e qui ) sulle visite prestigiose a questo blog.
Abbiamo nuovamente qui fra noi la presidenza del consiglio.

Che ci sia venuto a fare alle 8.00 di mattina lo sa solo lui.

Ristoranti ed il web

Questo post nasce dalla lettura del post odierno di minimarketing che ha buttato giù un decalogo* sui ristoranti, specialmente esteri, ed il web.
Mi pareva carino commentarlo, perché in molte cose mi trovo d'accordo.

1. Ok, anche voi date il contorno triste con tre foglie di insalata che magari costa quattro euro? Siete patetici. Se all’estero mi fanno un piatto unico con cui ci si può saziare a dieci euro, potete farlo anche voi. E il coperto è ridicolo, è davvero ora di eliminarlo.
Qui non c'è nulla da aggiungere, se non che l'uso del coperto serve ad aumentare in maniera esagerata i prezzi di un ristorante senza pretese.
2. Piantatela con questi siti che vorrebbero essere di impatto ed emozionali in Flash, servono solo per accontentare il vostro ego e quello dell’artista frustrato che vive nel Flash designer. Il 90% dei clienti vi visita di fretta, molti dal cellulare, e semplicemente cerca il vostro numero di telefono, il giorno di chiusura e l’indirizzo. (...)L’unica emozione che potete trasmettere è attraverso i vostri piatti e la vostra cucina: della vostra wow-animazione-wow di primi piatti che sfuma sui secondi non ce ne frega nulla.
Vero, il sito serve solo da vetrina e le informazioni da reperire sono quelle, forse giusto un idea dei menu se li variate per stagione o avete specialità che vi rendono famosi. Di certo la sobrietà è il miglior biglietto da visita, anche se l'artista frustrato molto spesso è il committente del sito più che il designer.
3. E mettete le indicazioni per raggiungervi, santo cielo! E’ l’unica cosa (oltre al punto 4) di cui ci frega qualcosa: un link a Google Maps, preferibilmente. Evitate di fare voi mappe con Photoshop, il vostro artisticume nel fare cartine geografiche è controproducente.
Altro punto banale, ma necessario se volete che la gente venga da voi. Aggiungerei anche un indicazione sui parcheggi o sui mezzi pubblici, nel caso i ristoranti siano in città; non è bello scoprire di dover pagare più di multe per parcheggi vietati o zone a traffico limitato che di conto.

4. Linkate dal vostro sito al vostro profilo (se non ce l’avete, fatelo o controllatelo) sui vari network di recensioni e incentivate a scriverne di nuove. Parlo di 2spaghi e altri sul genere che fareste bene a conoscere quanto prima. E’ l’unico modo con cui si sceglie un ristorante nel 2010, oltre a chiederlo ai propri amici, e non certo leggendo il vostro autoincensamento su quanto siete bravi a cucinare.
Qui invece credo che Gluca prenda un abbaglio: il passaparola è il volano migliore, solo dopo che una persona mi parla di un ristorante vado a cercare informazioni su google o un altro motore di ricerca.
Al massimo likerei solo le recensioni su blog gastronomici, sempre se ne avete, che possono essere molto più interessanti di "si mangia bene spendendo il giusto by gino87".


5. regalate un po’ di social gift ai vostri clienti, risparmiando invece i soldi per un esperto di social media: un caffè a chi vi twitta, un dolce a chi è vostro fan su Facebook, remunerate il vostro sindaco su Foursquare (vedi) con un piatto gratis. Se non avete capito di cosa sto parlando, fate copia-incolla del punto 5 in un cartello e mettetelo alla cassa: capiranno loro.
I disagree; ha senso farlo solo se punti ad una clientela straniera che ha più dimestichezza con i social network, in Italia il pubblico è troppo ristretto per avere un risultato accettabile. Oltretutto uno straniero sarà più contento di far sapere agli amici che sta prendendo un aperitivo in una zona bellissima dell'Italia rispetto a quello che prende l'aperitivo a 100 metri da casa giusto per informare gli amici dov'è.
Unica eccezione che può valer la pena è se siete fuori Milano ed avete una clientela milanese, qui il fighettismo da socialnetwork può funzionare.

6. Il Wi-Fi: o lo mettete gratis, o risparmiatevi lo sbattimento di farlo sapere che c’è con quel altisonante Wi-Fi Zone. Le aziende che vogliono fornirvi “chiavi in mano” servizi Wi-Fi da far pagare ai clienti, alla fine sono le uniche a guadagnarci. Voi non venderete nemmeno un minuto di connessione, e i clienti si incazzeranno con voi dopo aver sperato che fosse gratis.
Qui il problema è il solito: la legge italiana obbliga ad identificare i log con tutti i vari annessi e connessi, non a caso è molto più facile per un albergo identificare un cliente con una password predefinita. Tuttavia catene come McDonalds o anche città come Jesolo riescono ad offrire un sistema di registrazione gratuito, c'è dunque un sistema per farcela.

7. Se poi pensate che il Wi-Fi gratis non farebbe sloggiare rapidamente i clienti, che il baratto tweet con il caffè non è conveniente, che quelli che scrivono male di voi nei social network sono i vostri concorrenti, be’, forse è meglio che vendiate la baracca finché siete in tempo.
Beh una conclusione brutale, forse legata al suo lavoro. Credo che ci saranno sempre lavori dove la qualità del lavoro pagherà anche più di una campagna di marketing perché saranno gli stessi clienti a farti da pr gratuitamente.


* in realtà i punti sono solo sette, ma parlare di decalogo fa cool.

mercoledì, settembre 22, 2010

Buonuscita

Profumo a seguito del CdA è stato costretto alle dimissioni, che è un altro modo per dire che è stato licenziato.  Non mi interessa entrare nei motivi del licenziamento, tanto ci sarà modo di parlarne quando verrà nominato il successore. Mi interessa di più analizzare la questione della buonuscita.

Una buonuscita quasi dieci volte superiore ai 4,27 milioni della sua busta paga 2009, intorno allo 0,1% della capitalizzazione borsistica di UniCredit (circa 33 miliardi di euro) e pari all'6% dell'utile netto fatto segnare dal gruppo nel primo semestre (669 milioni di euro). 
fonte Sole24Ore 
Il dato sugli utili del 2009 è un po' forzato dato che è inferiore, di molto, al dato del 2008 tuttavia da sempre un idea degli oneri che la banca si carica pur di buttar fuori il suo ex amministratore delegato.
Considerando che negli ultimi anni l'azione della banca è scesa di quasi il 70% in teoria sarebbe una cifra quasi conveniente per l'azionista pur di evitare di bruciare valore.
Nel 2000 valeva quasi 4,5€ ora vale più o meno attorno ai 2€, anche se la caduta grossa di valore sia riferibile agli ultimi due anni; mancherebbero i dividendi da inserire perché la valutazione sia corretta se c'è stata o meno distruzione di valore.

Resta il fatto che questi soldi sono tanti, in rapporto allo stipendio preso: suppongo che i circa 4000 esuberi del progetto bancone di Unicredit non riceva una buonuscita così alta.
In casi analoghi, cioè quando un'azienda decide di "riorganizzare" il personale un offerta due anni di stipendio è considerata ottima.
Possibile che una società quotata non dichiari espressamente i motivi che hanno portato a calcolare l'entità della cifra?
Lavoro in una multinazionale e a tutti i dipendenti è stato distribuito una copia del bilancio aziendale, in cui come sempre c'è un po' di fumo nei vari conti, ma le cifre per il CdA sono di una trasparenza unica: dagli emolumenti ai fondi pensione, alle indennità di non concorrenza fino agli accantonamenti in caso di separazione.
Possibile che non si riesca a fare altrettanto in Italia?

venerdì, settembre 17, 2010

L'addio di una dinastia

L'assemblea della Fiat ha dato il via libera a maggioranza alla scissione del gruppo in due distinte società: da una parte ci sarà Fiat con il core business dell'auto (Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau più la parte di Fiat Power Train che riguarda l'auto); dall'altra la nuova Fiat Industrial con CNH e Iveco (macchine agricole e industriali) più la parte di Power Train che si occupa dei veicoli industriali e marini. «È un'assemblea storica - ha dichiarato il presidente del Lingotto, John Elkann, chiudendo i lavori - voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato perché tutto questo fosse possibile. Siamo molto orgogliosi di queste due realtà che sono forti e hanno ambizioni importanti».
fonte: CorrieredellaSera

Con queste brevi frasi si chiude la parabola dell'ultima dinastia regnante in Italia, dopo i Savoia, gli Agnelli.
E non è un caso che a chiuderla sia uno che porta un cognome diverso Elkann.

Gli eredi della dinastia hanno separato le loro fortune dall'azienda/conglomerato che adesso divisa in due potrà esser smembrata lentamente.
La Fiat Auto destinata alla fusione con Chrysler entrerà nell'orbita americana, già le ricerche sulle auto ecologiche è stato spostato oltreoceano.
Fiat Industrial invece è un conglomerato con diversi settori che possono fondersi con altre aziende (mi viene in mente Volvo per i trucks).
Con i ricavi delle vendite l'Exor, cassaforte degli eredi potrà dedicarsi alla finanza (Banca Leonardo, Vision Investiment, ecc), immobiliare (Cushman&Wakefield, Almacandar, ecc) e come holding di investimenti.

Tuttavia simbolicamente cade anche il legame fra Italia e Fiat, permettendo una diversa politica industriale italiana che non sia solo autocentrica.

mercoledì, settembre 15, 2010

Nidi di ragno

Oggi il collega psyco è venuto a mostrarmi una foto che aveva fatto, era un ragno che tesseva la sua tela. Mi spiegava il nome della famiglia e mi raccontava tutto quello che aveva scoperto tramite wikipedia.
Ho provato nostalgia per quando anch'io mi emozionavo per la natura che mi circondava invece di dare tutto per scontato.

Tornare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, per una volta l'ho invidiato.

lunedì, settembre 13, 2010

Riflettere prima di parlare..

E al ministro Giorgia Meloni che gli chiede se non sia il caso di inserire le norma dell'incandidabilità per chi ha avuto problemi con la giustizia, il presidente del Consiglio risponde di essere assolutamente d'accordo, ma, chiarisce, «il giudizio non lo dia una certa magistratura, ma un organo interno al nostro partito».
fonte Corriere della Sera

Ora On. Meloni non ci vuole un genio o una memoria di ferro per ricordarsi che il parlamentare PdL con più processi in corso è proprio il presidente del consiglio, cioè la stessa persona a cui chiede di prendere quel provvedimento.
Si era evidente che si intendeva usare questo provvedimento contro Fini, ma la prima regola è sempre evitare il fuoco amico.

giovedì, settembre 09, 2010

The Good, the Bad and the Ugly


Nella lotta per il potere fra Berlusconi, Bossi e Fini che da tragedia sta sfumando sempre più in farsa fra richieste di dimissioni, proclami di nuove elezioni e improvvise riappacificazioni per un nuovo programma basato su nuovi punti programmatici, altrimenti che programma era, un dubbio mi sta attanagliando: a quale personaggio dareste il ruolo di bello, a quale quello di cattivo e di brutto.
Datemi un suggerimento nei commenti.

Se invece cercate un'interpretazione più seria consiglio questa di Phastidio, che mi sembra molto simile al mio modo di pensare in particolare mi piace la sua citazione finale:



Prevediamo giorni difficili per Minzolini, che ieri sera già si spenzolava dalla balaustra costituzionale, spiegando agli italiani assisi al desco serale come e perché elezioni è bello. La vediamo difficile anche per Feltri e Belpietro, ma loro sono notoriamente soggetti multi-lealisti. Attendiamo l’operazione-recupero che il premier sarà costretto a mettere in campo, per indurre Bossi a rinfoderare lo spadone. Qualche nuova concessione sul federalismo onirico che i discendenti di Penelope stanno tessendo ormai da lunghi anni, forse qualcos’altro.
Ma voi non distraetevi: una mattina potremmo svegliarci, aprire il giornale (con la minuscola e non) e scoprire che anche i leghisti rubano, fanno collezione di auto blu e hanno case in paradisi fiscali, chissà.

Il manganello, o metodo Boffo come è ora conosciuto, potrebbe smettere di colpire gli appartamenti di Montecarlo e cominciare a colpire la storia delle quote latte e della banca leghista

sabato, settembre 04, 2010

La politica del fare (?)

Dopo poco piu' di un mese, Silvio Berlusconi, nuovamente incalzato dal Capo dello Stato, ma anche dagli industriali, risponde al Colle e agli imprenditori annunciando l'imminente nomina del successore di Claudio Scajola. Ed esattamente come a fine luglio, in pole position per diventare ministro dello Sviluppo Economico c'e' Paolo Romani.
fonte ANSA

Ogni tanto quando discuto con i miei amici che votano a destra, che non è una malattia come qualche invasato di sinistra pensa in rete, tento di spiegare perché adesso è meglio che Berlusconi perda il potere.
La notizia che ho citato sopra è uno degli esempi delle motivazioni per cui sarebbe il caso che il centrodestra avesse un nuovo leader. La sostituzione di un ministro importante come quello dello Sviluppo Economico era stata posticipata perché avrebbe cambiato gli equilibri di potere del governo/maggioranza, specialmente adesso che la minoranza finiana era inquieta.
Il vero problema ed unico pensiero di SB in questo momento è evidentemente la sua situazione giudiziaria, con tutta una serie di processi che stanno arrivando alla conclusione (quello Mills) soprattutto e la necessità di avere uno scudo legale da usare, che sia processo breve o legittimi impedimenti.
Solo che il paese ha altre priorità, visto che siamo nel mezzo del guado per uscire dalla recessione, più per merito della Germania che nostro, con le relazioni fra sindacato e confindustria che devono trovare nuovi accordi, come dimostra il caso Fiat.
Figure come un ministro dedicato a questi temi e anche il presidente della Consob, per un controllo più attento delle principali società italiane, sono quindi indispensabili per aiutare il travaglio del paese verso una nuova identità industriale: accorpamenti di pmi, etc.

Figure che non sono state sostituite sia perché non considerate "importanti" da chi è al governo adesso sia perché usate come esca per ottenere defenzioni da parte dei sostenitori di Fini e/o attirare i parlamentari di Casini. Tentativo che sembra al momento mal riuscito.

Casi come questo mostrano una cosa: attualmente gli interessi di SB divergono da quelli nazionali, mentre c'era un tempo in cui potevano avere dei punti di contatto.
E SB si era sempre proposto come antitetico alla politica "romana" della mediazione e del temporeggiare, perché lui doveva essere per la politica del fare.
Forse intendeva fare come gli altri.

PS Aspettiamo a vedere se per il presidente Consob impiegheranno lo stesso tempo per sostituirlo

mercoledì, agosto 25, 2010

Calciomercato vs Politica

Un giorno si e l'altro no i media italiani discutono della possibilità di andare al voto, decifrando le dichiarazioni dell'onorevole x.
Invece è tutto molto più semplice, basta guardare alla campagna acquisti del Milan.
Se prende Ibrahimovic dal Barcellona vuol dire che Berlusconi si sta attrezzando per andare a votare, altrimenti no.
Secondo voi SB si proporrebbe alle urne avendo contro i tifosi milanisti, che sono una base importante del suo elettorato, stufi di dover accettare l'elemosina del Genoa per portare a casa un centrocampista?

martedì, agosto 24, 2010

Not only shoes

Evan Turner has signed a multi-year deal with Chinese shoe manufacturer Li-Ning.
Turner will begin appearing immediately in the company's global marketing and will wear Li-Ning as a rookie. He will have his own branded sneaker and apparel in the second year of the deal.

CNBC first reported the contract.
"This is truly a game-changing moment for the Li-Ning brand," Brian Cupps, Li-Ning's brand initiative director for basketball, said in a statement. "Adding a supreme young talent like Evan Turner sends a message to the global basketball community that Li-Ning basketball is committed to being a player on the global stage."
da Realgm

E' uno dei tanti segni dell'avanzata economica della Cina, che da fabbrica del mondo per conto terzi inizia a costruirsi i suoi marchi.
Evan Turner infatti è stata la seconda scelta al draft del 2010, un tempo la sua firma sarebbe stata oggetto di contesa fra le marche americane (nike, reebok, etc), nemmeno Yao Ming o Yi Jialian giocatori cinesi hanno calzature cinesi.

I marchi cinesi incominciano a farsi largo nello scaffale occidentale non solo in virtù del loro (basso) costo, ma anche per la qualità.

lunedì, agosto 23, 2010

A kindle way of reading

Da qualche mese ho un kindle ed ho iniziato a sperimentare il suo possibile utilizzo oltre che per poter leggere libri anche come lettore in generale.


La rete infatti pullula di ottimi giornali, magazine, blog e riviste di racconti che permettono di avere un'informazione ottima in quasi tutti i campi. L'idea di una rivista personalizzata, prima ottenibile solo tramite un feed reader, quindi tramite uno schemo attivo, può trovare una nuova vita tramite un ereader.


Esistono infatti una serie di script come dotEpub , che permette la trasformazione in un epub di ogni pagina/articolo o come print friendly, che trasforma invece la pagina in un pdf. A questo punto basta scegliersi gli articoli e caricarli nel lettore per avere un comodo ed aggiornato magazine da leggere prima di andare a cena o a letto.


L'effetto negativo è il rallentamento nella lettura dei libri che ho caricato.


Powered by Qumana

mercoledì, agosto 18, 2010

Fattore K

Alla notizia della morte di Cossiga il mio primo pensiero, poi ho scoperto anche di altri, è stato per i numerosi segreti che si porterà nella tomba.
Anche la storia delle tre lettere ( alcune fonti parlavano di 4, si vede che affidandosi alle poste italiane una è andata persa!!) non è altro che uno dei segreti che ci ha lasciato.


- Posted using BlogPress from my iPhone

giovedì, agosto 12, 2010

Zombi estivi

Crescendo in una località di mare sei abituato a vivere l'estate come momento in cui la gente aumenta di numero, il contrario di quanto succede in città.
Ecco che in agosto ti senti come uno zombi che vaga in mezzo ai palazzi abbandonati. I telefoni suonano a vuoto, le email tornano indietro con gli OutofOffice. Uno scenario da "Io sono leggenda" in cui per fortuna nessuno vuole la tua morte.
L'unico modo per trovare altri zombi è visitare i nuovi luoghi di culto: i centri commerciali.
E quando vedi le prime persone scorgi anche nei loro occhi la sorpresa nel vedere altri umani.


- Posted using BlogPress from my iPhone

mercoledì, agosto 11, 2010

Spigolature

Parlando con un amico della situazione politica prima dell'inizio delle ferie lui sosteneva che il vero motivo per cui SB era ancora al potere malgrado gli scandali e i problemi giudiziari che accumulava era perché possedevano un dossier su ogni suo avversario e che quindi non riuscissero a buttarlo giù per questo.

Dopo il caso della casa a Montecarlo in cui è implicato il presidente della camera, tale teoria comincia ad assumere un senso.

mercoledì, agosto 04, 2010

Di affitti e cedole

Sulla questione della cedolare secca sugli affitti c'è chi ne ha parlato già con maggiore esperienza/cognizione finanziaria (leggete qui ).
Tuttavia io faccio notare i benefici nel farla, che vanno oltre la mera emersione del nero o di ridare ossigeno alle casse comunali colpite dai trasferimenti.
Il mercato del lavoro in Italia ha notevoli blocchi, uno dei maggiori è la mobilità sul territorio: è molto difficile convincere le persone a spostarsi di città o regione, capita piuttosto che la gente preferisca una lavoro meno qualificante o ricominciare un nuovo lavoro.
Uno dei problemi, lo posso dire avendolo provato sulla mia pelle, è la ricerca di un appartamento con tutto il corollario di visite, garanzie da proporre, ecc, ecc e sto parlando di una persona che si propone come ingegnere con tanto di contratto a tempo indeterminato.
Creare una cedolare secca permette di introdurre un primo elemento di modernità nel mercato delle locazioni, che è sempre stato trascurato legislativamente in quanto l'Italia è storicamente un paese di proprietari di prime e seconde case.
I proprietari di immobili inizieranno a mettere nel mercato degli affitti degli immobili chiusi, i comuni saranno così incentivati a colpire, tramite l'ICI, le seconde case vuote/sfitte che non danno il potenziale 20%.
Avremo così una maggiore offerta e una pressione minore dei prezzi (si spera), chi vive a Milano o a Roma sa le cifre che girano in queste città.
A questo punto molti immobili saranno appetibili per delle SIIQ che potrebbero mettere a reddito immobili che attualmente sono vuoti. Creando anche una (mini)boccata d'ossigeno al mercato immobiliare che deve ancora assorbire un numeroso stock di invenduto, malgrado le stime del mercato ufficiale siano più che positive.
A questo punto dopo aver stimolato l'offerta, tramite cedola secca, il governo potrebbe anche incentivare la domanda pensando a detrazioni/deduzioni serie anche per nucleo familiare (pensiamo anche agli studenti fuorisede che devono pagarsi un affitto).

Se perciò la manovra dal punto di vista economico sarebbe nel caso migliore a costo zero nel peggiore in perdita, secondo me avrebbe numerosi aspetti sociali che potrebbero consigliarlo.

lunedì, agosto 02, 2010

Under 30

Non è l'età delle ragazze che importuno è la quota di auto vendute dalla Fiat secondo i dati di luglio sulle automobili vendute. Su un mercato in contrazione (-26%) la quota di Fiat si riduce dal 33% di un anno fa.


Si possono osservare due fenomeni:

1. gli incentivi hanno svolto la loro funzione, anticipare il consumo di un bene (automobile) che altrimenti sarebbe stato differito nel tempo;
2. le auto Fiat sono le più premiate dagli incentivi e di conseguenza le più colpite, basta pensare solo agli incentivi per le auto a metano di cui solo il Lingotto era produttore.


Il che fa apparire più chiaro lo scenario sui cui Marchionne si sta muovendo, da una parte ha un mercato in crescita e fabbriche in cui ha ottenuto le condizioni di lavoro profittevoli (USA), dall'altra ha un mercato in contrazione e regole del gioco da stabilire volenti o nolenti. Questo perché dopo l'annuncio dello scorporo fra auto e il resto (Iveco, veicoli pesanti e militari) è ovvio che la Fiat Automobiles non può che fondersi con la rinata Chrysler per creare un gruppo italoamericano, con maggioranza americana. L'Italia malgrado tutto è ancora il maggior mercato di sbocco per la Fiat che non ha uguale fortuna nel resto dell'Europa, salvo sfruttare le fiammate degli incentivi in Germania per aumentare le sue quote di vendita.  Si vedano in proposito i dati europei (in particolare il file pdf con la quota del 8-9% attribuita al gruppo Fiat per le vendite in Europa).

I giornali stanno già facendo da megafono per la ripresa degli incentivi, bloccati dopo la decisione di chiudere Termini Imerese stabilimento posto in una regione che è un serbatoio di voti per l'attuale maggioranza.

Per l'intero 2010 il Centro Studi Promotor prevede che le immatricolazioni si attesteranno a quota 1.900.000 con una contrazione dell'11,8% sul 2009, che peserà sui bilanci del settore automobilistico, ma anche sul gettito fiscale. Si stima infatti che la fine degli incentivi determineranno un calo degli introiti dello Stato, per le imposte che a vario titolo colpiscono l'auto, di circa 2 miliardi. Una cifra - Osserva Promotor - di gran lunga superiore a quanto lo Stato dovrebbe stanziare per varare ecoincentivi che potrebbero ridare impulso alla domanda ed avere rilevanti effetti positivi sull'occupazione, sulla ripresa dell'economia e sull'ambiente.


dal Sole24Ore


Dubito che con i fronti aperti di Pomigliano e Mirafiori, entrambe le regioni guidate da un uomo della maggioranza, il gruppo Fiat possa ottenere qualcosa senza rivedere il suo piano di produzione.


Tuttavia lo scontro per la modifica del contratto dei metalmeccanici sia con la minaccia dell'uscita da Federmeccanica sia con il nuovo contratto fatto ad hoc per i lavoratori riassunti dalla nuova entità che gestirà gli ammodernamenti nello stabilimento napoletano si preannuncia molto aspro. Una modernizzazione del contratto, con regole e doveri, mai fatta finora anche per colpa della Federmeccanica, purtroppo da scrivere in un momento di crisi e quindi con il ricatto della perdita dei posti di lavoro.


Questo nell'assenza della politica sia da parte del governo/maggioranza che da oltre un mese non trova un sostituto per Scajola impelagato com'è nella sua lotta interna per il potere sia dalla minoranza di sinistra, che dopo aver elevato Marchionne a manager di riferimento per la rinascita dell'Italia si trova a non poter criticare apertamente le sue scelte.


Powered by Qumana

venerdì, luglio 30, 2010

Redde Rationem

Alla fine il discusso equilibrio fra Fini e Berlusconi è saltato. Dalla famosa assemblea, con tanto di sceneggiata in piazza, le scommesse su una rottura entro l'anno non erano accettte dai broker inglesi.


Essere l'eterno delfino è una cosa che logora, basta vedere il principe Carlo di Inghilterra, che rischia di esser sorpassato dai suoi figli per la corsa al trono.


Quello che può succedere in futuro è oggetto di mille discussioni da bar: da un futuro di Fini come nuovo alfiere di una "destra moderna ed europea" (qualunque cosa significhi) ad un futuro alla Casini (manipolo di parlamentari, ma senza reale influenza sulla scena politica).  Quello a cui non credo è ad elezioni anticipate, la maggioranza esiste ancora e sarà simile agli ultimi anni di governo Prodi: appesa alle assenze dei parlamentari.


Di certo se prima il governo non brillava per dinamismo adesso sarà ancora peggio.




Powered by Qumana


domenica, luglio 25, 2010

Appunti disordinati da una vacanza




1. Il kindle è una grande invenzione, i due libri e mezzo finiti lo testimoniano ( in realtà avrei potuto aumentare il numero, ma la batteria ha bisogno di esser ricaricata). La lettura sotto il sole è ideale.
2. Ai fumatori andrebbe applicata una cauzione sui mozziconi, visto che anche nelle spiagge più belle e incontaminate delle riserve ti trovi i mozziconi.
3. Chi riceve telefonate di lavoro o peggio riceve email in vacanza dovrebbe farsi controllare: se non riesci a staccare nemmeno una settimana o hai problemi di workalcolic o ti considerano uno schiavo. Nessuno dei due casi è salubre.
4. Sei mesi senza uso regolare della tv fanno il loro effetto: non ho riconosciuto nessuno dei "vips" per cui le ragazzine urlavano.

- Posted using BlogPress from my iPhone

venerdì, luglio 16, 2010

Mah..

Quando sento notizie come queste
Ha solo tre anni, ma legge giornali e quotidiani e li preferisce ai giocattoli
CorriereFiorentino

non posso fare a meno che chiedermi, che cavolo ci troverà di interessante nei giornali italiani?
Magari un articolo interessante come questo
“Pirla” è un termine che si usa a Milano e sta per scemo, sprovveduto, limitato, ottuso, poco sveglio. E pour cause. Solo a dei pirla poteva venire in mente di insediarsi lì dove si sono insediati. Milano è l’unica grande città non solo italiana ma europea senza un fiume.
IlFattoQuotidiano

dove l'autore non solo non sa che a Milano scorrono diversi fiumi (anche se di uno, il Lambro, se ne è molto parlato per la fuga di petrolio nelle sue acque, ma in fondo è un giornalista, quindi lui scrive sui giornali mica li legge), ma che il sistema di navigli, ora quasi tutti interrati permetteva alle merci di viaggiare da Torino a Venezia, tramite uno dei più sviluppati sistemi di idrovie.

Probabilmente l'autore era rimasto a casa durante le lezioni su Leonardo da Vinci.

Quindi ripeto che c'è di strano se un bambino legge un articolo a 3 anni, in fondo certi articoli vanno bene solo per quell'età.

PS A meno che l'autore dell'articolo abbia preso letteralmente il titolo della testata: il fatto.

giovedì, luglio 08, 2010

A slice of the moon

Verso la fine del concerto Eddie Vedder, salutandoci ha raccontato che tanti anni fa quando hanno iniziato la loro carriera musicale l'idea di suonare in Italia gli appariva come "andare sulla luna".
Concludeva, quindi, ringraziandoci tutti da the first to the last per avergli permesso di toccare la luna.

Ho provato a raccontare ad un paio di amici le mie impressioni sul concerto, ma è difficile da spiegare in genere mi rifugio su un "è stato bellissimo".
Ogni persona ha il suo personale legame con i testi, musiche e tematiche; personalmente a me piacciono per i loro testi amarognoli, per quel senso di inadeguatezza che tutti a volte sentono, per quel sentirsi a volte soli e senza nessuno con cui parlare come Jeremy.

Quel panino mangiato al volo prima che iniziasse a piovere, la cerata gialla indossata per proteggermi dalla pioggia, mentre scrutavo il cielo nell'attesa che si aprisse e lo spettacolo potesse continuare. Le due ore passate sopra la transenna in modo da vedere sia il palco sia il megaschermo..
Beh, è un prezzo ben speso per avere due ore in cui puoi gridare e cantare al mondo le tue inquetudini, la tua paura del futuro e che il futuro non sarà come lo desideravi.
Oggi posso dire di aver avuto anch'io la mia fetta di luna.
^_^

You don't have to stray
The oceans away
Waves roll in my thoughts
Hold tight the ring...
The sea will rise...
Please stand by the shore...
Oh, oh, oh, I will be...
I will be there once more...

martedì, luglio 06, 2010

Two years later

Riprovo a vedere i Pearl Jam, sperando di aver esaurito la sfortuna. In due anni ho cambiato due aziende, espatriato per un periodo, cambiato due appartamenti, ma quello che rimane è la voglia di vedere i PJ.
Se mi cercate sono in mezzo ai 40.000 a San Giuliano.


- Posted using BlogPress from my iPhone

giovedì, giugno 24, 2010

Questioni di priorità /2

In questo articolo il Post si chiedeva del mistero di Brancher promosso ministro malgrado la contrarietà degli ex-an e anche della Lega.
Concludeva con un
Secondo il Foglio – che attribuisce il giudizio alla Lega – la versione del “ministro per sfuggire al processo” è troppo riduttiva (lo è, in effetti: ma non è per questo meno efficace nelle mani dell’opposizione: Brancher è accusato di appropriazione indebita in relazione a soldi incassati da Giampiero Fiorani nell’ambito di uno stralcio dell’indagine sulla scalata di Bpl alla banca Antonveneta: il prossimo 26 giugno è fissata la data della ripresa del processo). I “pretoriani di Bossi” sarebbero convinti si sia trattato di una trappola per il loro capo, costruita per spuntargli le unghie.

Beh, mi sa che sbagliavano i leghisti. Almeno a giudicare dalla notizia recente:
La difesa del neoministro Aldo Brancher, accusato a Milano di appropriazione indebita nell’ambito di uno stralcio del procedimento sulla mancata scalata all’Antonveneta, ha depositato alla cancelleria dei giudici della quinta sezione penale, la richiesta di legittimo impedimento continuativo
fonteLaStampa

La promozione di Brancher a ministro era prioritaria rispetto a sostituire Scaiola, in fondo che bisogno c'è di un ministro alle attività produttive in Italia, visto che le stiamo tutte dismettendo all'estero.

Questioni di priorità /1

«Chiedo scusa alla Nazionale»: lo ha detto il leader della Lega Nord e ministro per le Riforme Umberto Bossi, a proposito delle parole pronunciate ieri sulla Nazionale di calcio.
La Stampa
Credo sia la prima volta che Bossi, o un leghista, si scusi per quello che ha fatto/dichiarato (vilipendio alla bandiera, all'inno).
Segno che ha scoperto che cosa unisce gli italiani veramente: il gioco del calcio.
Se poi la Padania si fa sbattere sempre fuori alle eliminatorie, non può pretendere l'interesse degli italiani.

martedì, giugno 15, 2010

Be independent

A Londra succedono cose strane, Murdoch decide di acquistare la controllata inglese che aveva quotato. La News Corp, la controllante opera infatti nel settore dell'editoria generalista, quindi risente della crisi della pubblicità, mentre BSkyB opera con abbonamenti, quindi con flussi di cassa continui e controllabili.
Tuttavia succede qualcosa di strano, gli amministratori indipendenti dicono che il prezzo non è giusto:

News Corp said it had first approached the board with the offer on Thursday and in the following days increased it from 675p to 700p a share, valuing the company at £12bn. But the BSkyB board, led by the private equity boss Nicholas Ferguson, is arguing that the company is worth substantially more, and has suggested a price of 800p. The weeks ahead will severely test the relationship between Murdoch and BSkyB's independent directors, who also include former Royal Mail boss Allan Leighton and Gail Rebuck, chief executive of the publisher Random House.
fonte Guardian

In altre parole gli amministratori indipendenti tentano di aumentare il prezzo dell'OPA in modo da soddisfare anche gli azionisti di minoranza, anche sapendo che questo costerà loro il posto in consiglio una volta che Murdoch acquisterà per una cifra maggiore di quello che aveva sperato la sua controllata.

In Italia non è così, basta pensare alla fusione fra Falck Renewebles e Actelios; cui il Sole24Ore ha dedicato un articolo su Plus su come una società in buone condizioni finanziarie venga fusa con una più indebitata e malgrado questo il concambio penalizza gli azionisti di minoranza, il tutto ovviamente con il voto favorevole degli "indipendenti".

O basta pensare a quello che scrivevo tempo fa su M&C, contesa da più OPA, ovviamente sempre con il voto di congruità del consiglio di amministrazione

martedì, giugno 08, 2010

Fabbrica Italia

Con questo nome altisonante la FIAT ha chiamato il progetto di rilancio delle fabbriche italiane, anche in base alla richiesta del governo italiano.


Progetto che si basa su una logica molto stringente: le auto vendute dalla Fiat in Italia sono più di quelle prodotte, ergo il mercato italiano finanzia le fabbriche estere, principalmente Polonia e fabbriche serbe. Dietro questo rilancio, non detto ma intuito c'è anche il prossimo giro di sovvenzioni alle vendite.


Da azienda che deve produrre profitti, la Fiat ha quindi deciso di aumentare la produzione di autoveicoli, ma migliorando la produttività. Miglioramenti produttivi che sono diventati in pratica la chiusura di Termini Imerese e un adeguamento di Pomigliano.


Adeguamenti non solo degli impianti, ma anche del contratto di lavoro, visto che a quanto pare la Fiat richiede ben 6 modifiche/deroghe al CCNL dei metalmeccanici.



Per procedere nella ristrutturazione, che richiede un investimento di circa 700 milioni, la Fiat chiede una modifica sostanziale del modello organizzativo e delle condizioni di lavoro dello stabilimento, a partire da orari e turnazioni. Organizzato attualmente su due turni giornalieri per cinque giorni settimanali, Pomigliano dovrebbe passare a 18 turni settimanali: tre turni giornalieri per sei giorni compreso il sabato notte. Lo scoglio del sabato notte, che aveva irrigidito le prime reazioni al progetto, è stato superato nella lunga trattativa dei mesi scorsi con una intesa che prevede l'utilizzo di permessi e volontari. Restano ancora aperti alcuni aspetti sull'organizzazione del lavoro (a partire dalle pause), come gli scogli della "esigibilità e della repressione dell'assenteismo anomalo". Si tratta di aspetti che impattano direttamente con le regole stabilite dall'attuale contratto di lavoro e delle norme legislative, da cui la Fiat chiede con questo accordo di derogare.


fonte Corriere




Ora a tutti sembra assurdo, specie leggendo articoli come quello che ho linkato, perdere o rischiare il lavoro per solo 6 deroghe. Non sono d'accordo.


Il mio primo contratto di lavoro, fu negoziato dai sindacati interni che diedero il loro benestare a 3 deroghe all'allora contratto nazionale. Un anno e mezzo dopo quelle deroghe entrarono nella piattaforma nazionale da parte di Federmeccanica, per poi farne diventare un paio definitive. La mia vecchia azienda aveva forti rapporti con l'Assolombarda, da cui penso abbia preso e scambiato molte informazioni.


Conclusione, sempre la stessa, le deroghe da temporanee rischiano di diventare definitive, i sindacati trattano sapendo che tutto ciò che concederanno adesso, molto presto saranno costretti a concederlo in tutti gli stabilimenti del gruppo.

Powered by Qumana