domenica, novembre 30, 2008

Alive





(...)
I, I'm still alive
Hey I, but, I'm still alive
Hey I, boy, I'm still alive
Hey I, I, I, I'm still alive, yeah
Ooh yeah...yeah yeah yeah...oh...oh...

Is something wrong, she said
Well of course there is
You're still alive, she said
Oh, and do I deserve to be
Is that the question
And if so...if so...who answers...who answers...

I, oh, I'm still alive
Hey I, oh, I'm still alive
Hey I, but, I'm still alive
Yeah I, ooh, I'm still alive
Yeah yeah yeah yeah yeah

Pearl Jam

Giusto per chi si preoccupava di me :-P

venerdì, novembre 28, 2008

Venerdì

Oggi a Milano nevica ed io imperterrito decido ugualmente di andare al lavoro.

Qui scopro che in ufficio siamo solo io ed il collega psyco.

Se non mi sentite la prossima settimana sapete chi è il colpevole.

lunedì, novembre 24, 2008

Snow, little snow

Sabato mattina ammiravo la spiaggia, sotto un pallido sole.
Lunedì mattina mi ritrovo invece a lavorare sotto una Milano inbiancata di neve.

Le segretarie questa mattina quando mi hanno visto erano tutte felici e contente...per forza ero l'unico ad avere le chiavi per aprire l'ingresso e loro erano al freddo e al gelo.
Ovviamente oggi ero in ritardo causa neve.

sabato, novembre 22, 2008

Saturday morning

Come sabato scorso, decido di usare la scusa di comprare il giornale per andare a passeggiare in spiaggia.

Il sole è più pallido, dove l'ombra vince si sente il morso del freddo.
L'aria è tersa, si riesce a vedere il profilo di quella che un tempo era la Yugoslavia, il profilo dell'Istria.

Stephen King in uno dei suoi racconti più belli, almeno per me, descrive la fine del mondo come una spiaggia deserta in cui il protagonista chiude gli occhi per rivedere la spiaggia piena di gente in estate e come per magia riesce a sentire i rumori delle risate dei villeggianti.

A volte faccio lo stesso anch'io.

Scrivere ascoltando i Sigur Ros mi rende malinconico, il prossimo post lo faccio con i Metallica.

venerdì, novembre 21, 2008

Bioparco 2

Capisco che vivere a contatto con la natura sia meraviglioso, lo è un po' meno quando la capoufficio urla "hovistountopo!!hovistountopo!!hovistountopo!!hovistountopo!!"

Lo è un po' meno quando a causa delle esche messe un topo decide che la sua tomba sarà il nostro tombino, lasciandoci una profumata scia.

giovedì, novembre 20, 2008

L'emorragia continua...
In un'angolo abbiamo un calendario con delle foto di cagnolini, ad ognuno sono abbinati i nostri nomi.

Su molti ci sono delle ics, oggi dobbiamo metterne una in più.

mercoledì, novembre 19, 2008

Looking for a hint

A volte mi sembra di esser stato ingaggiato come guida di un paese deserto, con una cartina sbagliata e con una bussola che segna qualcosa che si avvicina al Nord.

Devo seguire una commessa iniziata ben un anno fa da un mio collega, che causa turnaround ha deciso di salutarci, in collaborazione con un altro collega di un'altra sede italiana, che per qualche motivo ha deciso di boicottarmi il più possibile, ovviamente niente di personale ha solo deciso che tra la nostra sede e la sua ci deve essere guerriglia, mah...
Ovviamente del progetto so il minimo indispensabile, il cliente invece di seguire la right way, deve complicarsi e complicarmi il lavoro, costringendomi ad avventurarmi in improbabili consulenze.

Se non mi viene il mal di testa in questi giorni...

lunedì, novembre 17, 2008

Piano ferie

Le aziende normali hanno un managment serio, noi invece i quattro cavalieri dell'apocalisse.

Un giorno il cavaliere B. dell'apocalisse, in qualità di Human resources manager, (che un tempo si chiamavano direttore del personale, ma adesso le persone sono risorse, alla stessa stregua di una macchina!!) si accorge che i dipendenti non hanno usato tutte le ferie, previste nel contratto nazionale.

Ecco la brillante idea farle usare durante le feste, nel caso ci sia qualche masochista che invece vuole continuare a lavorare.

Il cavaliere C. in veste di capo dei venditori di fumo decide che segue le indicazioni della scuola si chiude dal 20 dicembre all'11 gennaio.

Il cavaliere A. che comanda gli iloti, cioè anche me decide che accoglierà le proposte degli inferiori, in modo da pianificare il lavoro.

Partono le mail con la pianificazione e sorprendentemente nessuna risposta arriva.
Ci sono due possibilità: le proposte sono state lette e approvate per silenzio assenso, la seconda nemmeno aperte.

Secondo voi qual'è l'opzione giusta?

E sopratutto riuscirà il nostro eroe a godere dei diritti di ogni lavoratore?

sabato, novembre 15, 2008

Salsedine 2

Alzarsi ogni mattina presto per andare al lavoro, rende un'abitudine alzarsi presto anche il sabato mattina.

Ecco che alle 800 decidi di andare a comprare il giornale, visto che il sonno è passato.
C'è un sole solido, che scalda come diceva un mio ex-collega di Milano, in Veneto c'è sempre il sole, il maltempo si ferma in Lombardia.

Decido di rivederlo, dopo 15 giorni che non ci sentivamo, lui è li a solito posto.
Un po' agitato e un po' scuro, ma mi aspetta.

Il mare.

Con me in spiaggia ci sono al massimo un paio di persone che fanno footing.
Decisamente un modo migliore di inziare il sabato non c'è.

martedì, novembre 11, 2008

Salsedine

Aria carica di salsedine, umida e fredda.
Aria di laguna.
La motonave attracca e dal molo si sale come se fossimo in processione, verso la meta prescelta.
Il rollio è minimo, la laguna al massimo ha come unico moto ondoso quello provocato dai motoscafi.
Dopo circa 10 minuti di navigazione il profilo di Cavallino scompare, mentre quello del Lido non appare ancora.
Si è persi, come sospesi in mezzo all'acqua e al cielo.
Distanti dalla terraferma e da qualsiasi preoccupazione.
Dura solo un istante, poi il profilo delle prime isole, con i resti militari e del Lido appaiono a strapparti da quel momento di pace.
La terra ti richiama a se e alle umane faccende.


Ecco li vorrei trovarmi, in mezzo a quel punto sperduto nello spazio, mentre invece sono nella capitale economica italiana con tutte le sue brutture e i suoi problemi.
In mezzo ad un momento di nostalgia di cui domani mi pentirò.

L'aria salmastra ed umida di sale mi manca.

lunedì, novembre 10, 2008

Sei personaggi in cerca di autore

Dopo diversi anni ritorno a vedere una rappresentazione in teatro.
E in parte mi riporta indietro nel tempo, quando da studente ero un'abbonato al Teatro Stabile di Trieste.
Andare a teatro è qualcosa di diverso se la commedia/tragedia ti coinvolge, alla fine sei anche tu parte della magia.

Dietro consiglio/insistenza di amici decido di usufruire dell'invito a teatro, iniziando appunto con la rappresentazione di sei personaggi in cerca d'autore.

Onestamente ho visto recite migliori, solo alcuni protagonisti erano abbastanza magnetici da catalizzare l'attenzione e secondo me la regia è stata molto conservativa, limitandosi al compitino.

mercoledì, novembre 05, 2008

Strike again?

Uno legge di crisi, di recessioni e quindi immagina che la cassa integrazione stia per aumentare.

Poi legge questo e capisce perché le giornate non aumentano, perché spendere soldi, quando c'è il sindacato che fa risparmiare soldi agli imprenditori

La decisione di proclamare lo sciopero è legata mancanza di risposte da parte del governo per fronteggiare la crisi finanziaria e sostenere i redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati.


Invece far perdere una giornata ai lavoratori aumenta il reddito e fronteggia la crisi?

domenica, novembre 02, 2008

.

Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o Sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquiete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge


In questo periodo come milioni di Italiani la visita alle tombe dei parenti è una prassi.
Come ogni volta non posso fare a meno di pensare alle mie origini e alle mie radici, come figlio di immigrati del sud non so mai come definirmi.
Ho conosciuto molti nella mia condizione, c'è chi si definisce del nord pur parlando il dialetto dei genitori, chi invece si dichiara del sud, pur avendo poco di meridionale.

Altro aspetto che mi fa sempre riflettere è la presenza all'interno del cimitero, del monumento dei caduti austroungarici della grande guerra. Gente che è morta per servire il proprio paese, in una guerra in cui probabilmente non credevano, e sono stati abbandonati da morti ai loro nemici.
Riposano in un angolo, ignorati dai più, ma in una zona pulita da erbacce e da sporcizia, in modo che il loro sacrificio pur inutile non è deriso dai vincitori.