mercoledì, gennaio 26, 2011

A day in office

Alle 9.00 puntuali, d'altronde sono svizzeri, arrivano in sede i clienti. La riunione inizia, per mia fortuna in italiano, per affrontare i temi trattati nelle mail che ci eravamo scambiati.
10.30 finisce il meeting ed inizio a rispondere alle varie mail che mi sono giunte dai colleghi svedesi.
11.00 riesco a preparare i documenti che hanno richiesto nel meeting e li spedisco via mail
12.30-13.30 pausa pranzo
15.00 imprevisto causa uno sciopero dei portuali in Francia altro giro di mail con il cliente francese su come risolvere i problemi
16.00 inizio conference call con un cliente spagnolo
17.00 invio una serie di mail ai colleghi americani, west cost, che li leggeranno nella loro mattinata in modo da rispondermi quando qui sarà sera.

Se quando facevo il liceo mi avessero detto che questa era una mia giornata tipo, avrei pensato di essere un mega manager cosa quanto più distante dal vero.

giovedì, gennaio 20, 2011

Don't believe the hype

Non ho seguito la trasmissione di Signorini, leggo frammenti sui giornali in cui parla della sua fantomatica vita parallela.
Basta leggere le intercettazioni sul famoso pdf che gira sul web per sapere le cifre che chiede e dei tentativi di convincere amiche a fare una cosa a tre ovviamente maggiorando le sue fees.

A Radio24 Giovanardi, pur deprecando la condotta di Silvio, dice che non c'è nessuna prova di pagamento per far sesso e allora perché deprecare la condotta del premier? ma questa domanda il conduttore non ha avuto le palle per farla.
Again, basta leggere le carte, c'è Fede che parla apertamente di ragazze che prima si prostituivano per una cifra bassa (300€), c'è una madre che chiede alla figlia quanto ti ha dato, c'è una rubrica di una prostituta in un cui c'è un Silvio papi, messo assieme a cliente Torino, cliente Roma, non paga (chissà perché proteggere l'identita di altri clienti e non quella di Silvio, magari era una protezione?); c'è addirittura Fede che sventa un ricatto contro Silvio visto che una ragazza ha registrato con il telefonino alcune immagini.

Uh Oh the roll below the level
'Cause I'm livin' low next to the bass C'mon
Turn up the radio
They claim that I'm a criminal
By now I wonder how
Some people never know
The enemy could be their friend guardian
I'm not a hooligan
I rock the party and
Clear all the madness, I'm not a racist
Preach to teach to all
'Cause some they never had this
Number one, not born to run
About the gun...
I wasn't licensed to have one
The minute they see me, fear me
I'm the epitome - a public enemy
Used, abused without clues
I refused to blow a fuse
They even had it on the news
Don't believe the hype...

martedì, gennaio 18, 2011

Conflitto di interessi for dummies

Immaginate un sito che diffonda documenti riservati che possano bruciare una carriera politica. Questo sito vive di pubblicità raccolte da una concessionaria, che guadagna appunto in base al numero di visitatori ed ha perciò interesse che i documenti riservati siano visti da più persone possibile.
Ora immaginate che il proprietario di questa concessionaria sia contemporaneamente un soggetto dei documenti indiscreti.
Questo sta succedendo su Dagospia dove i documenti dell'autorizzazione a procedere contro SB sono online, nel frattempo lo stesso SB attraverso la concessionaria di pubblicità sta guadagnando enormemente dalla diffusione dei documenti.

Edit: Correggo, mi fanno notare che è stata Publitalia solo fino al 2007, ora è la concessionaria del Sole24Ore

Gettare la spugna?

Sul Post c'è un classico editoriale sulla faccenda dell'avviso di garanzia. La parte che mi pare interessante e su cui sono d'accordo è la seguente


Anche se la risposta è si, cosa in parte vera SB è la versione di successo dell'average Italian, i politici devono sembrare migliori.
Non si può derubricare tutto a “faccende private” perché una volta che diventano pubbliche e globali, si veda le prime pagine del Guardian e del NyTimes, purtroppo riguardano tutti gli italiani.
Sarebbe il caso che qualcuno staccasse la spina al suo governo, dividendo i destini di SB da quelli dell'Italia.

Come ha detto ieri sera Massimo Cacciari in tv, non è il profilo penale che ci interessa, è proprio quello non penale. I comportamenti privati di Silvio Berlusconi e della cultura che lo circonda sono esattamente quello a cui vogliamo sottrarre l’Italia e noi stessi. I reati saranno o non saranno perseguiti da chi deve, ma riconquistare una normalità, una corrispondenza ai criteri delle grandi democrazie occidentali, passa per sottrarsi all’abitudine allegra o autocommiserantesi ad avere un PresdelCons come questo. Tutti gli italiani sono come lui?

lunedì, gennaio 17, 2011

Annunci sulla tv

Milano, interno giorno. Sobria, ma elegante stanza riunione.
Avvocato distogliendo lo sguardo dal giornale si rivolge alla cliente
"Allora oltre a Villa San Martino aggiungiamo una villa ai caraibi per l'inverno o preferisce qualche milione in più per le spese ordinarie? L'addebito di colpa ormai è chiaro, che si tratti di prostituzione o di fidanzate stabili. Se si va a votare prevedo che la controparte sarà più arrendevole."

giovedì, gennaio 13, 2011

Snodi

Ci sono città che svolgono la funzione di snodi, hub direbbero quelli colti. Città che grazie alla loro struttura economica, geografica sono punti di passaggio quasi obbligato per gli affari.
Milano è uno di questi nodi, anche se dovrei dire IL nodo, in Italia.
Grazie a questa caratteristica ieri sera mi sono ritrovato a cena con due ex compagni di università che erano in trasferta nello stesso giorno a Milano.
Ed ecco tornati indietro di anni, a scherzare come quando eravamo ventenni, discutendo di varie ed avariate.
Uno degli argomenti di discussione è stato quello della laurea e di come l'usavamo o non l'usavamo.
Uno diceva amaramente "alla fine io faccio il lavoro da impiegato pur avendo faticato tanto per raggiungere una laurea in Ingegneria.".
Io stesso pur lavorando in ambito tecnico non sono iscritto all'Ordine degli Ingegneri.

martedì, gennaio 11, 2011

Metrosexual wins

fonte IlPost

Che dire è proprio vero che il porno non tira più. E' la vittoria del metrosexual sull'uomo normale.

Dahlia TV è una piattaforma televisiva a pagamento per il digitale terrestre, la cui attività in Italia è cominciata a marzo del 2009. Fondata da Telecom, prima che iniziasse a trasmettere è stata ceduta al gruppo scandinavo AirPlus TV, di proprietà della famiglia Wallenberg. Dahlia TV trasmette soprattutto sport: possiede, tra le altre cose, i diritti per trasmettere tutte le partite di calcio di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese. E i diritti della NFL, il campionato di football statunitense. Ieri il consiglio di amministrazione ha deciso di liquidare l’azienda: a meno di nuovi investimenti da parte di soggetti esterni, la storia della piattaforma televisiva si chiude qui

mercoledì, gennaio 05, 2011

La risposta più semplice

I numeri dicono che il quotidiano, sotto la direzione di Gianni Riotta, ha perso oltre 40 mila copie, che tradotte in vil denaro vogliono dire una diminuzione dei ricavi pari a circa 16 milioni di euro.In più, una manina guascona ha ritirato fuori da qualche cassetto lo studio sugli effetti della riduzione di formato sulla raccolta pubblicitaria, che Andrea Chiapponi aveva opportunamente predisposto. Per l'ex capo della System, la concessionaria di pubblicità del gruppo, l'operazione avrebbe comportato una diminuzione degli introiti stimabile tra il 15 e il 25% della raccolta.
Di fronte a questi dati di fatto, l'idea del tabloid è tornata a colorarsi di incognite. E qualcuno tra gli editori del giornale ha cominciato a porsi interrogativi densi del buon senso tipico della casalinga di Voghera, che però in gioventù ha leggiucchiato qualcosa di Aristotele e dei suoi seguaci.
TRA CONTENUTO E CONTENIUTORE. Ovvero: ma se il giornale perde copie a vista d'occhio la colpa è del contenuto o del contenitore? La casalinga di Voghera, come è noto, non ha mai condiviso per sana refrattarietà mentale l'idea che il significante sia più importante del significato, ovvero che conti di più come trasmetti una cosa rispetto alla cosa in sé. Quindi, se il supremo dilemma è: recuperare copie o cambiare formato?, la prima asserzione è di gran lunga da privilegiare.
Ma i convinti sostenitori del tabloid non hanno desistito e sono passati al contrattacco. C'è anche un altro modo per recuperare copie, ed è quello di distribuirle quasi gratis. Così, alla chetichella, dopo aver inneggiato alla liberazione da tutte le false vendite, in via Monte Rosa sono tornati a panineggiare.
Ovvero, a offrire il Sole 24 Ore più o meno gratis in abbinata con alcune testate locali. Ma di qui al 16 gennaio il tempo stringe. Chissà se, editorialmente parlando, la moltiplicazione dei panini avrà fatto il miracolo di saziare la fame di copie.

fonte Lettera43

è quella più ovvia. Anche se dire le ovvietà significa colpire i poteri forti.
Se in un periodo in cui in tutta europa i quotidiani e riviste economiche vanno bene, mentre soffrono i quotidiani generalisti, il Sole24Ore perde copie di chi è la colpa?

Forse dei lettori che non apprezzano la svolta generalista di Riotta e che vedono poche analisi economiche, anche delle leggi in discussione?
La favola della crisi generalizzata fino a quando potrà salvare un direttore che è espressione di un gruppo di potere, come si vede dall'assunzione dell'editorialista embedded Rocca?
In confindustria fino a quando potranno permettersi le perdite prodotte dall'ex-gallina d'oro, specie se Fiat primo contribuente uscisse sul serio dall'organizzazione?

martedì, gennaio 04, 2011

Aste online

L'impianto Opel di Anversa, dismesso lo scorso anno, è finito in vendita su Internet. A partire da marzo 2011, se non si troveranno compratori diretti, lo stabilimento potrebbe infatti andare all'asta sul sito specializzato Maynards.com
fonte Lettera43

Certo che ormai si vende di tutto su internet.