mercoledì, aprile 22, 2009

Dove non osano le aquile

...osano le poiane.

Una poiana ha deciso di continuare nella tradizione del bioparco, decidendo che non siamo all'interno del suo territorio di caccia.

Purtroppo per lui non era stato avvisato dell'invenzione dei vetri, andandosi a nascondere in una stanza vetrata, ma con le finestre chiuse.

Alla fine è tornato a spiegare le ali in volo, la terra non faceva per lui.

Potessimo tutti elevarci verso l'alto...

martedì, aprile 21, 2009

Con le migliori intenzioni

Leggendo qua e la sulla famosa conferenza sul razzismo.

In the Orwellian world of Iranian Newspeak, President Ahmadinejad was not responsible for one of the most divisive incidents in United Nations history when he made his inflammatory speech about Israel yesterday.

According to state television his performance was a huge success. The front page of the pro-Government farsi daily Kayhan read: "Greeting for Ahmadinejad, Hatred for the prejudiced Israel". The Tehran Times headline declared: "Ahmadinejad applauded at Durban II for call to abolish UN veto".


In parole povere una notizia completamente rovesciata, mi ricorda molto il protagonista di Fatherland, che leggeva i giornali partendo dalle notizie sportive, le uniche che non possono essere modificate.

Mr Ahmadinejad is up for re-election on June 12 in a country with mixed views about his leadership. The promised economic benefits of his four years in office have not materialised, with the country still suffering double-digit inflation and unemployment


Anche in Iran non mantenere le promesse elettorali può costare il posto, difficile mantenerle se il petrolio scende sotto i 50 dollari, quando bisogna anche finanziare Hezbollah e Hamas.

Ecco quindi trovare il nemico comune, lui non ha rumeni o albanesi, ma ci sono gli israeliani che si prestano bene.

Una conferenza su un problema trasformata in palcoscenico pre-elettorale.

By the way suggerirei di dare un'occhio anche ai commenti dei lettori, non tutti sono contro il leader iraniano, segno che le ferite da sanare sono profonde

mercoledì, aprile 15, 2009

Scusa futile

Roberto Calderoli, ha confermato la linea della Lega sul referendum, con il Carroccio che ha ancora una volta fatto muro sull'election day con il referendum il 7 giugno: «Manteniamo la nostra assoluta contrarietà alla coincidenza della data del referendum con le Europee, perché riteniamo che sia incostituzionale.


Sono sicuro che la Costituzione sia la prima cosa a cui hanno guardato i leghisti per dire il loro no.

Non ho idea di cosa bisogna votare al referendum, ma di sicuro ora so che andrò.

domenica, aprile 12, 2009

Buona Pasqua

Come da oggetto si augura una Buona Pasqua a tutti quelli che i marosi di Internet porteranno ad infrangersi su questo blog.

sabato, aprile 11, 2009

L'intervista di un cialtrone

Alcuni estratti dall'intervista di un cialtrone (ipse dixit)

Aveva detto: «Se mi candi­dassi, datemi pure del cialtro­ne ».
«Quando ho detto che non mi sarei ricandidato, l'ho fatto per le ragioni note: a giugno verrò ad abitare a Genova defi­nitivamente. Avevo immagina­to di poter servire: o da consi­gliere regionale per dare una mano a Claudio Burlando. Op­pure, al Carlo Felice per dare una mano a Marta Vincenzi. Il segretario regionale mi aveva chiesto se ero disponibile per l'Europa, e avevo risposto no».

Poi che cosa è successo?

«Quel che sanno tutti: le di­missioni di Veltroni e il preci­pitare della crisi del mio parti­to. Con quelle dimissioni, era­vamo sul serio arrivati sull'or­lo del baratro. Magari non l'hanno capito proprio tutti... A quel punto, Franceschini mi ha chiesto con insistenza e af­fetto la disponibilità per l’Eu­ropa. E qui è scattato il mio es­sere antico».


Sempre cialtrone rimani, visto che le spiegazioni sono risibili.

E la famiglia? Tra Genova e Bruxelles ci sono 1.037 chilo­metri.
«Fin dall’inizio non mi è sfuggito che la richiesta di Da­rio metteva in sofferenza una delle ragioni che avevo indica­to per la non ricandidatura. Anche se c’è una differenza ra­dicale tra fare il sindaco e il parlamentare europeo: l'impe­gno di tempo è molto più limi­tato, non incompatibile con la vita famigliare».


Quindi farsi Bologna-Genova in treno/macchina era più difficile di farsi Bruxelles-Genova in aereo.


Secondo me il titolo dell'intervista è sbagliato, dovrebbe essere "è vero sono un cialtrone"

L'intervista chiaramente è data dal levarsi di proteste per la presa in giro della motivazione ridicola con cui non si è ricandidato sindaco a Bologna, con tanto di intervista alla Fede da parte della neodirettrice dell'Unità.

lunedì, aprile 06, 2009

Riflessioni sparse

Alcune considerazioni sparse in merito a quanto si legge e si vede in tv sul terremoto.

Purtroppo ho buona memoria, in questo paese sembra invece esser una colpa, quindi mi ricordo benissimo della campagna pro-Di Bella tenuta dal duo Vespa-Striscia che ha prodotto tanto dolore in Italia.
Dolore perché si è illuso malati di poter guarire con cure meno invasive e devastanti fisicamente, dolore perché si sono investiti tanti soldi del ministero della salute (grazie Storace per quei milioni di euro buttati al cesso in sperimentazioni che erano fallite la prima volta e sono fallite la seconda volta).

Lo stesso duo sta riproponendo la bufala che si poteva prevedere grazie alle teorie di un ricercatore.

Allo stato attuale nessun altro stato ha un sistema di previsione funzionante, tutto è ancora in fase di ricerca, le stesse tecniche del ricercatore sono in fase embrionale, altrimenti ci sarebbero articoli scientifici a sua firma.
Se poi aver previsto un terremoto 15 giorni prima a Sulmona, quando lo sciame sismico che colpisce l'Abruzzo è durato più o meno quel periodo non me lo mette in buona luce: in una zona sismica con attività lo posso prevedere anch'io che ci sarà un terremoto, se lo ripeto ogni giorno prima o poi ci azzecco.