domenica, ottobre 24, 2010

Tentativi di ironia?

A volte leggendo le dichiarazioni di Marchionne, manager duro e sicuramente molto bravo, rimango di sale. Prendiamo ad esempio le dichiarazioni che ha rilasciato a che tempo che fa
«Fiat potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia». È quanto ha detto l'ad del lingotto Sergio Marchionne ospite della trasmissione "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio.
Nemmeno un euro dei 2 miliardi dell'utile operativo previsto per il 2010 - ha concluso - arriva dall'Italia. Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre».

Ora basta guardare un po' di dati di vendita presi un po' a casaccio:

Nel caso non aveste voglia di guardarli, vi faccio un breve riassunto: la Fiat vende soprattutto in due mercati il Brasile e l'Italia.
Sul resto degli altri mercati fa fatica a rientrare nelle prime 10 marche vendute, che casualmente vedono in posizione di privilegio la marca di casa (nel caso del regno unito si può considerare come produttore locale l'opel/vauxhall).

Posso capire che le fabbriche italiane siano da ammodernare, ma non mi è chiaro il motivo per cui si vuole alienare l'opinione degli abitanti di uno dei suoi principali mercati di sbocco?
Che il piano a lungo termine di Fiato Autoveicoli sia di fondersi con la Chrysler e spostare il baricentro negli USA è chiaro anche ai sassi, ma risolvere il problema della sovraproduzione di auto in Europa tagliando posti di lavoro nel mercato principale rimane una mossa di marketing assurda, specie dopo che il progetto (e relativo spot) Fabbrica Italia ha cessato di esistere.

1 commento:

fabrizio venerandi ha detto...

dai un'occhiata all'articolo su marchionne che c'è sull'ebook che ti ho mandato oggi...