giovedì, novembre 11, 2010

Piccole emulatrici crescono

«SONO LA NIPOTE DI MR. SAMSUNG» - Durante l’interrogatorio Lisette si difende in modo scontato: con la droga non c’entro, ho fatto un favore ad un amico. Poi cerca di spiegare perché non ha certo bisogno di affari illeciti: «Sono la nipote del fondatore della Samsung». Gli agenti e il procuratore registrano e vanno avanti. Per loro Lisette fa parte di un gang di narcotrafficanti. Fine.
La ragazza deve affrontare il processo, fissato per la fine di ottobre. Nelle prime udienze, Lisette Locascio Lee insiste con la storia della Samsung. E cita come testimone sua “zia”, Jen Lee, che racconta in aula quello che sembra un romanzo. «Lisette è la nipote di Byung Chu Lee, fondatore della Samsung – precisa la donna -, e sua madre si chiama Corine. Il problema è che la ragazza è nata dall’unione con un giapponese poco raccomandabile, Yoshi Morita. Ed è ecco perché la famiglia ha deciso di darla in affidamento ad una coppia di conoscenti in California».
fonte il Corriere della Sera

Negli USA hanno continuato l'indagine ed hanno smascherato la frode, mentre in Italia mi sa che se la sarebbero bevuta.
O forse no, magari Papi aveva un sussulto di buongusto e non avrebbe fatto bunga bunga con lei.

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