lunedì, novembre 08, 2010

MM

Le stazioni esterne della metro milanese puzzano di socialismo reale: fredde, spartane, gli stessi negozi sono mal ridotti. Dentro le persone sono eterogenee immigrati, travet che devono raggiungere l'ufficio a Milano e studenti che affrontano l'ultimo ripasso. Alcuni hanno una valigia come la mia, anche loro diretti alla stazione dei treni.
Un inserviente raccoglie le sigarette lasciate dai passeggeri ansiosi, mentre uno più giovane raccoglie i quotidiani della free press lasciati in giro.
Il mio treno ed arrivato e faccio giusto in tempo ad inviare il post prima che si chiudano le porte.


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