sabato, gennaio 03, 2009

Appetite for destruction



Era la metà degli anni '80 uno dei miei compagni di liceo portò il vinile di un gruppo losangelino, si chiamavano Guns n'Roses.
In meno di una settimana lo sfortunato con lo stereo ci forni le cassette con la copia di quest'album.
Quasi tutti noi maschietti ne avemmo una, ci serviva a renderci più maschili.
L'inglese allora ci serviva a capire i testi e si andava alla ricerca dei doppisensi (mr. Brownston ad esempio), provando a chiedere informazioni alla prof. di inglese abbastanza giovane rispetto agli standard del nostro liceo.
Altri tempi forse...
Ieri vedo una locandina di una cover band dei Guns, gli Iguana, che tiene un concerto in un pub, giro di telefonate e recupero un po' di amici per andare a vederli.
Riesco perfino a convincere un mio amico ammalato a uscire di casa e a passare una serata diversa.
Entrando nel locale si nota subito una cosa bociaria, le scuole sono ancora chiuse, quindi presenza ampia di adolescenti.
Riusciamo a trovare un tavolo non troppo distante da dove c'è il palco, davanti a noi c'è appunto una tavolata di adolescenti tra i 17 e i 18, tutti con il taglio alla emo, cellulari ultimo modello e abiti casual, ovviamente tutti griffati.
Durante il concerto si rivelano più mosci di un formaggio brie, non muovendosi, non tenendo mai il ritmo con le mani...niente di niente.
Apatici, inermi e impermiabili a tutti gli stimoli del cantante, che cerca in tutti i modi di stimolare una platea che definire rincoglionita è poco.
Neanche in teatro ho visto tante persone così tranquille e ferme, una generazione abituata a vivere gli eventi in differita.
Perfino quando provano una canzone degli AC/CD Highway to hell, riescono giusto a far muovere loro le mani.
A fine concerto vado a trovare il cantante per scambiar quattro parole con lui, mentre gli adolescenti escono felici per aver sentito Paradice City, senza degnare di uno sguardo il gruppo, ma pronti a lanciare sms e mms, che raccontano dell'evento da loro vissuto(?).
Ma che senso ha andare ad un evento live per poi non esser coinvolto emotivamente almeno un minimo?

3 commenti:

Pa ha detto...

Se avessi presenziato probabilmente non l'avrei visto tutto il concerto perché mi avrebbero sbattuto fuori prima causa pagata e scalmanie varie.

Anonimo ha detto...

per carità non sono la classica caciarona, soprattutto per i concerti delle cover band ma quelli che tu hai descritto sembrano dei veri e propri zombie!! come si fa a restare in quel modo impassibili di fronte alle canzoni dei guns? perfino al concerto del mio liceo c'era più casino!!!
Nakoruru

Jakala ha detto...

@Passero: ma infatti quello è il comportamento "normale", il cantante mi ha raccontato che di solito deve calmare gli animi.

@Nakoruru: bella domanda come si fa a rimanere impassibili...