mercoledì, ottobre 13, 2010

A drm free world

L'arrivo della Mondadori in collaborazione con Telecom sul mercato degli ebook non è stato certo silenzioso, anzi. Sia per il loro peso economico sia perché usando drm non compatibili con il mondo Apple e Amazon hanno riaperto il vaso di Pandora del discorso pirateria e sui drm.
Di seguito i miei 2 cent sulla questione.


  • La digitalizzazione dell'editoria non servirà a far guadagnare più soldi, ma sarà una trasformazione di un mondo antico in qualcosa di più moderno, come tutte le trasformazioni ci saranno morti e gente che diventerà ricca. Le quotazioni di barnes&noble ne sono una conseguenza, del fatto che non ha saputo reagire al cambiamento per tempo, le librerie fisiche diventano "meno" redditizie rispetto allo sviluppo di uno store virtuale in cui poter servire il cliente non più tramite commessi, ma tramite software. 
  • I lettori digitali o e-reader vengono utilizzati da lettori medioforti che comprano sapendo di poter ammortizzare la spesa in un certo numero di libri, in pratica si attendo di spendere le stesse cifre per comprare più libri. Si aspettano di risparmiare perché i libri digitali "devono" costare poco o altrimenti li andranno a trovare nei circuiti p2p; i vari PDF frutto di scansioni che si trovavano normalmente su emule o sui torrent erano illeggibili su schermo, ma su un lettore e-ink l'unico problema diventa l'impaginazione pessima.

Venerandi su un suo post osserva un altro effetto della pirateria, l'occupazione del posto e del tempo dei libri piratati rispetto ai nuovi libri prodotti.
Come ho detto nelle trasformazioni ci sono vincitori e vinti, Konrath ha dimostrato come si possa guadagnare e tanto occupando questo posto nello scaffale dell'ereader lasciando i suoi scritti in parte a pagamento, in parte gratis e vendendo grazie al passaparola prodotto dalle sue opere gratuite.
Quale persona dopo aver letto uno o due libri di una serie gratuitamente, non spenderebbe quei 3/4 dollari per leggersi il nuovo romanzo ed in parte ripagare l'autore che ti ha regalato i primi episodi? Lo stesso lettore invece sarebbe recalcitrante a dover pagare la stessa cifra per un autore "nuovo".
Ovviamente questo approccio basato sulla leva del prezzo può esser seguito solo autori esordienti che devono farsi conoscere, ma questo significa anche case editrici digitali ridotte all'osso: un editor, un marketer, un amministrativo/commerciale possono già esser un nucleo che produce libri e vende servizi a chi si vuol autoprodurre.

Ma allo stesso tempo si può pensare di produrre qualcosa di "diverso" da una versione digitale di un libro, penso al jukebooks di Quintadicopertina dove è il lettore in parte ad auto-creare il suo libro: qui andrebbe pensato e venduto il momento come "installazione" d'arte. Certo questi esperimenti per loro natura sono abbastanza di nicchia e portano più alla fama che alla ricchezza.

Tornando al punto iniziale, perché la Mondadori sbaglia a mettere drm che non si integrano con i lettori più diffusi (kindle e ipad) attualmente in Italia?
Per la ragione espressa prima: il posto sugli scaffali elettronici non è infinito, soprattutto per l'aspetto del tempo libero che è diviso fra altre attività (tv, vita sociale, ecc).
Se non riesco ad usufruire come voglio di un libro che devi vendermi rischi che la mia attenzione, e quindi il tempo che avrei dedicato a quel libro, sia dirottata verso un altro libro prodotto dalla concorrenza. Sperare che invece opti per un libro fisico, invece del digitale, è una pia speranza perché dopo aver investito in un e-reader uno si aspetta di poter leggere tutto o quasi con quell'aggeggio!!
Quale persona dopo aver comprato un automobile vuole andare al centrocommerciale in autobus, perché il centrocommerciale non ha previsto parcheggi per le auto, ma solo una fermata dell'autobus?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo che sei un ammiratore di Jobs e di iTunes....

Al di là di tutto, viva il libro digitale!!!

ciao
azimut72

Jakala ha detto...

Di iTunes no di sicuro, dell'iphone invece si.
Preferisco però il kindle per leggere: è veramente un mondo che si schiude.

Ecco se devo trovare un campo in cui le case editrici sono timide è proprio nell'editoria tecnica, in cui potresti letteralmente vendere i singoli capitoli invece di un unico libro.