martedì, maggio 26, 2009

Sero titoli, meglio sero vite

Immaginate di parlare con il vostre responsabile del personale e dirgli: "Guarda resto al 99%".
Il mio mi direbbe: "Cha cavolo stai dicendo? Torna a lavorare...".
Se invece lavorate nel dorato mondo del calcio, con un datore di lavoro che è un ricco figlio di papà, mai cresciuto significa un ricco rinnovo di contratto, fino al 2012 a guadagnare circa 10 milioni di euro.

Cosa centra con le le sero vite? Dove credete che il signore Monatti tiri fuori i soldi da una ditta che si chiama Saras.

La vita umana vale poco, a volte per risparmiare qualche soldo si eliminano i sensori di pericolo...alla Thyssen lo sanno bene, che un controller finanziario può decidere la vita e la morte di qualche operaio.
Risparmiare per poter dare soldi agli azionisti in modo da potersi permettere di giocare con il mondo del calcio.
I Moratti hanno comunicato con una nota il «tragico evento» verificatosi presso la raffineria di Sarroch, esprimendo «profondo dolore».


Immagino che il profondo dolore sarà lenito domenica prossima dalla festa scudetto e dal problema del rinnovo di Ibrahimovic, giocatore scontento di guadagnare un milione di euro netto al mese per dodici mesi.
Dai in fondo sono cinico, vedrai che l'Inter giocherà con il lutto al braccio, in fondo è grazie a quei disgraziati che guadagnano mille euro al mese che possono permettersi le loro Ferrari ed i loro cellulari Vertu, nuova mania dei vips qui a Milano.
E poi ripensandoci, magari tifavano Cagliari...

Pronto a scommettere che la notizia scomparirà entro domenica, anche perché Monatti è un signore, leggi molti giornalisti mangiano grazie a lui.

In fondo Mourinho rischiava di andarsene per un 0,01%.

Notizia che scomparirà d

lunedì, maggio 25, 2009

Stralci di una domenica milanese

Arrivo al Duomo passando da San Babila, osservo con meraviglia le BikeMi ancora intatte. E' incredibile che in una città come questa, nessuno le abbia deturpate. A Roma l'esperimento è durato meno di un mese, malgrado il battage publicitario, a Milano continuano ad essere usate in una città che non ha previsto piste ciclabili nel suo futuro: solo autostrade, tangenziali e grattacieli.
Piazza Duomo è piena di persone.
C'è una mostra di pittori all'aperto, alcuni sono veramente belli, avessi una casa forse ne comprerei un paio.
Stranamente i più sensuali sono quelli di pittrici.
La comunità filippina è in festa per la fine del mese mariano, presentano davanti al Duomo le dieci rejina (spero di averlo scritto giusto), simbolo di vari momenti della storia filippina.
Sul corso Vittorio Emmanuele II lo stand turistico della Tunisia divide lo spazio con il palco da dove dovrebbe iniziare un comizio per le elezioni.
Ad un certo punto lo stand turistico inizia a chiudere, mentre la claque inizia lo show per raccogliere i passanti e distrarli dallo shopping domenicale.
Le guest-star del comizio dovrebbero essere i tre ministri Brunetta, La Russa e Brambilla.
Quando il climax è al massimo eccoli i tre che arrivano; la scena ha un che di surreale: Brunetta è tenuto per mano ai lati da La Russa e dalla Brambilla, sembra una coppia con il loro bambino.
Avanzano con il codazzo di amici, parenti e affiliati verso il palco dove dovrebbero arringare le truppe per il voto.
Una madre e figlia si frappone come uno scoglio alla marea del pdl, probabilmente stranieri volevano solo andare a fare spese in qualche negozio per portarsi via un po' di made in Italy.
Inizia il comizio con la presentazione del wannabe presidente della provincia, del candidato alle elezioni europee.
E' tutto un parlare dell'expo, come se ai cittadini interessasse veramente la cementificazione degli ultimi scampoli di verde milanese, come se le polemiche di questi giorni fossero tutta colpa di Penati, invece di essere un regolamento interno di conti fra l'ala morattina, formigoniana, quella tremontiana e quella bossiana, tutti a caccia di un loro strapuntino di potere e di cemento.
Me ne vado a prendere il mio autobus, per evitare di sentire le loro cavolate.

mercoledì, maggio 20, 2009

Elektra

Bello spettacolo, veramente ben recitato.
Consiglio chi può di andarlo a vedere, qui un po' di informazioni.

Veramente brave le attrici, in particolare chi recita Elektra... recitazione anche fisica, visto le posture esagerate per dare l'idea dei tormenti interiori.
Come notate scrivo solo al femminile, perché sono le tre attrici (le due figlie e la madre nella tragedia) a rendere tutte le varie sfaccettature dell'universo femminile: la donna madre, l'adolescente che vuol avere una famiglia, chi ha uno scopo nella vita,...

Da vedere.

lunedì, maggio 18, 2009

Summer time

Una spiaggia assolata, un'asciugamano (o telo mare per i puristi) sui cui straiarsi, un buon libro (Glamorama nel mio caso).

A volte basta poco per esser tranquilli ed in relax.
Peccato che era ieri ed oggi invece mi ritrovo fra pc.

giovedì, maggio 14, 2009

Ditegli sempre di si

Lo spettacolo scritto da Eduardo De Filippo è molto divertente.
Sullo sfondo di una Napoli signorile si snodano le avventure di chi è a metà tra pazzia e sanità mentale.
Se posso fare una critica è solo la figura di Don Luigi un po' troppo caricaturale, una via di mezzo fra una macchietta ed un personaggio a tutto tondo. La figura del protagonista invece è ben delineata; se non mi hanno raccontato male, lo stesso aveva recitato proprio con l'autore e devo dire che regge bene la parte.

Ditegli sempre di si

Lo spettacolo scritto da Eduardo De Filippo è molto divertente.
Sullo sfondo di una Napoli signorile si snodano le avventure di chi è a metà tra pazzia e sanità mentale.
Se posso fare una critica è solo la figura di Don Luigi un po' troppo caricaturale, una via di mezzo fra una macchietta ed un personaggio a tutto tondo. La figura del protagonista invece è ben delineata; se non mi hanno raccontato male, lo stesso aveva recitato proprio con l'autore e devo dire che regge bene la parte.

martedì, maggio 12, 2009

Asilo politico

Chiedo asilo politico con queste parole inizia un documentario sull'asilo politico in Italia, documentario che vidi qualche anno fa al Venice Airport Festival.
Spiegava come da quelle poche e semplici parole inizia la richiesta per la procedura di asilo politico e la vita delle persone nel mentre sono in attesa di richiesta.
Richiesta che per venir accolta o respinta a volte impiegava anni.

Spiegava anche le modifiche introdotte nell'Unione Europea, che non permettevano più di fare la richiesta per ogni stato dell'unione, ma solo in uno solo.
Ragione che spiega perché Malta sistematicamente porta i clandestini in Italia o perché molte volte alcuni paesi sono solo di transito verso la metà sognata Francia, Italia, Germania o Inghilterra.

L'asilo politico non c'entra niente con la fuga dalla disperazione o da una situazione economica, ma pressupone un motivo serio per fuggire dal paese natio a causa di discriminazioni per religione, idee politiche o orientamenti sessuali (in molti paesi mussulmani l'omosessualità maschile o femminile è vietata).

Cosa centrano queste righe con le polemiche di questi giorni, semplicemente niente.
Semplicemente che il diritto di asilo politico è qualcosa che non andrebbe tirato dentro una campagna elettorale che sta già rovistando sulle mutande dei politici

giovedì, maggio 07, 2009

Work in progress

Sto facendo modifiche al layout ed altre aspetti.
Si accettano pertanto suggerimenti sia sulla grafica sia sui widget da installare.

martedì, maggio 05, 2009

Wall-E

Credo che dopo aver visto Wall-E la frase "chiedere la mano" ha tutto un altro significato.

E i primi 30 minuti sono da applausi

Parlando di strategie

Mentre c'è chi parla di strategie e di visione, da noi invece molto spesso si preferisce il cabotaggio.
Riuscire a mantenere il fatturato previsto in anni di crescita ininterrotta significa molto spesso imbarcarsi in commesse fuffa: cioè in commesse che porteranno solo ad un aumento di fatturato, ma non di utile. visto che verrà mangiato nel lavoro che si dovrà svolgere.

Tanto per cambiare anche a me è arrivata una di queste commesse fuffa, fortunatamente il mio compito è limitato.
Anche il cliente deve essere del tipo fuffa, cioè un casinista.
Io in un paio di giorni me la cavo, tuttavia è da almeno due settimane che sono dentro un flusso di mail dentro un paio di nostri uffici in varie parti di Europa e il cliente fuffa.
Quando sono triste mi metto a leggerli, per certi versi è meglio di beautiful e ogni giorno arriva una nuova mail ad aggiornarmi.
Un mio amico sosteneva che l'uso del cellulare ha rimbambito la gente, beh io posso aggiungere anche l'uso (o meglio l'abuso) delle email.

lunedì, maggio 04, 2009

Leadership

Nel Sole24 di domenica c'è un'intervista ad un esperto di leadership, tanto esperto che ha aperto una società di consulenza.
Tralasciando la pubblicità, implicita nell'intervista, ci sarebbe da chiedere cosa significa in realtà la leadership.

Nella mia esperienza la maggior parte dei miei manager ha usato il metodo autoritario per imporre la leadership, quando secondo me questo atteggiamento è controproducente: la gente fa quello che vuoi, solo per non esser stressato dalle lamentele, invece di condividere un obiettivo comune.

Ci sono persone che quando parlano della propria azienda usano il pronome "noi", è evidente che si sentono parte della società, parte di un ingranaggio.
Sono in altre parole leali ad un obiettivo comune.

venerdì, maggio 01, 2009

Overload

In overload, ecco come mi sento.
A causa della crisi le commesse diventano tutte urgenti, con ovvi problemi di schedulazione del lavoro.
Aggiungiamoci gli imprevisti, che producono rallentamenti sulla tabella di marcia e che quindi creano dei ritardi non previsti.

L'uso di internet per certi versi ha fatto del male, ora la comunicazione è istantanea, ma i tempi tecnici per eseguire materialmente i lavori rimangono quelli di prima. Se mi ha dato l'informazione che mi serviva il venerdì, non significa che entro lunedì tutto è chiuso.

Concetti banali, ma purtroppo sempre attuali