venerdì, giugno 19, 2009

Rosencranz e Guilderstein sono morti

Confesso che un paio di ore prima di vedere lo spettacolo volevo morire anch'io, visto che ero preso prigioniero della Tangenziale Est e non sapevo se sarei riuscito ad arrivare in orario.
La piece teatrale ha una sceneggiatura illustre, che ha dato origine anche ad un film vincitore del Leone d'oro a Venezia, fra mille critiche.
Il film, si disse, che fu premiato proprio per la sceneggiatura dal presidente dell'epoca.
Non ho mai visto quel film, ma ugualmente sono andato a vedere l'opera.

Quest'opera in due atti, con un breve intervallo in mezzo, tratta del dramma di Amleto dal punto di vista dei suoi amici Rosencranz e Guilderstein, che travolti dalla lotta del principe di Danimarca contro sua madre e lo zio moriranno.
Due cappi ad inizio scena ricordano a tutti il destino finale dei due protagonisti.
A dividere con loro la scena la figura del capocomico, che metterà in scena la rappresentazione "modificata" dagli scritti di Amleto.
Figura surreale, che passa dalla farsa alla retorica, dalla filosofia della morte a scherzi leggeri.

Uno dei più bei spettacoli visti finora, quindi il consiglio di andarlo a vedere è ovvio.

Edit: Ringraziamo Annibale e i suoi elefanti per il lavoro di editing

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si scirve bei spettacoli, e non belli spettacoli. Aignurante.

Annibale

Anonimo ha detto...

Cito a memoria una frase di Oscar Wilde: "Tutti noì vorrebbo crederci degli eroi tragici e solitari come Amleto, ma il più delle volte ci tocca recitare il ruolo di Rosencranz e Guildester: dei buffoni".

Lo spettacol è stato bello surreale, gli attori bravi, e mi ha fatto venire voglia di vedere il film.

Annibale