lunedì, giugno 01, 2009

Kafka sulla spiaggia

Murakami è uno dei miei scrittori preferiti, quindi quando ho saputo che da un suo libro avevano tratto una piece teatrale, ho subito premuto per andarla a vedere anche se il libro in questione non l'avevo letto.

Probabilmente vedere un'opera simile, senza aver letto il libro, è stata un po' azzardato. I simbolismi presenti in scena sicuramente sono quelli del libro, solo che hanno avuto meno tempo per esser sviluppati.
L'idea del doppio, il giovane Kafka ed il vecchio Satoru, è sublimata dallo stesso attore che impersona prima un quindicenne poi un anziano.
Dai bisbigli in sala direi che le figure dei gatti erano un po' limitate.

Nota di costume il teatro dell'Arsenale è veramente intimo, quindi chi vuole andarci si prenoti per tempo visti i posti limitati

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio parere il problema non erano tanto i simbolismi presenti nella rappresentazione, nè i gatti -anche se non sono riuscito a collocarli bene nella storia - ma il teatro piccolo e afoso.
Con tutto il rispetto per Murakami che sono convinto sia un grandissimo scrittore (e di cui sono andato a vedere su consiglio questa opera) una rappresentazione lunga due ore e mezzo si può apprezzare solo a condizioni di avere l'aria condizioneata e un buon posto con spalliera.
Altrimenti il teatro Arsenale per il futuro per rimanere legato al Giappone organizzi una lettura di Haiku.

mb

Anonimo ha detto...

Per riprendermi da Murakami, alle tre di notte mi sono sparato Inland Empire di David Lynch che dura 4 ore. E' stata 'na passegiata de salute.
Al prossimo spettacolo se non ci sono almeno tre morti violente non ci vengo.
mb

Anonimo ha detto...

E poi che senso ha il titolo "Kafka sulla spiaggia"? E come se da noi uno scrivesse "Toshiro Mifune a Fuscecchio val d'Arno".
Poi, dato che non ci ho capito nulla dello spettacolo, mi sono iscritto a un forum di letteratura per avere due dritte sullo spettacolo, e un forumista mi ha risposto: "Vivi sereno e non ti fare troppe domande, che il mondo è già difficile".
Glielo dico io a Murakami di vivere sereno.

mb

Anonimo ha detto...

Ho appena scoperto che il libro è lungo 514 pagine diviso in 49 capitoli pieno di non ho capito bene quali astruse metafore. Adesso sai cosa leggere durante le vacanze estive(La verità è che non danno nulla in televisione e sto cazzaggiando... si può scrivere cazzeggiare sul tuo blog?).
Solo una cortesia, se scopri quale segreto e profondo messaggio Murakani voglia dare al mondo tienitelo per te. Lasciami crogiolare nella mia ignoranza.
mb

Anonimo ha detto...

Volevo solo aggiungere che al termine dello spettacolo siamo scappati fuori dal teatro mentre gli altri applaudivono.
Questo è solo per dire quanto gusto ha Jakala nello scegliere uno spettacolo.

Jakala ha detto...

Bastava un semplice non mi è piaciuto.

Che colpa ne ho se non hai fantasia