venerdì, giugno 05, 2009

20 anni fa...

20 anni non avevo ancora l'età per votare e andavo al liceo.
La sera io e i miei compagni avevamo visto i servizi in tv, quella mattina complice la prima ora in cui c'era un buco per via della ginnastica femminile ci scambiammo le nostre opinioni.

C'era nelle nostre parole un senso di incredulità, eravamo giovani ed idealisti, credevamo nel valore delle idee. Gli studenti che erano in piazza in un certo senso ci somigliavano.
Non riuscivamo a capire come avessero fatto i militari cinesi a sparare sui loro concittadini, su ragazzi che avevano più o meno la loro età.
Solo dopo qualche anno ho scoperto che i militari provenivano da regioni lontane e che la maggior parte di loro non capiva il mandarino, in modo da evitare fraternizzazioni fra le due parti.
Era un massacro programmato e gestito con la massima lucidità.

I nostri commenti erano ambiziosi "gli studenti sono la vera mente della Cina, vedrai che sfoceranno rivolte", "dobbiamo boicottare i prodotti cinesi in modo da fermare il loro regime".

20 anni dopo, invece posso dire che fu il regime cinese a dare al mondo una lezione, gli ideali si possono barattare con la possibilità di arricchirsi.

E' stato questo tradeoff a garantire che il regime cinese continuasse tranquillo ed a migliorare le condizioni di vita sotto l'aspetto economico; Honk Kong lo dimostra visto che malgrado sia passata dal governo occidentale di Sua Maestà a quello comunista, non sembra soffrire particolari problemi.

20 anni fa avevo degli ideali, adesso ho un pc assemblato in Cina con cui scrivere...

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Può sembrare poca cosa confrontato con l'assoluta mancanza di libertà di opinione (e non solo) ma non lo è.
Il sacrificio di quegli studenti/eroi 20 anni fa non è stato affatto vano, il miglioramento concreto delle condizioni di vita di 1,3 miliardi di persone non è poca cosa. Ultimamente ci sono parecchie sollevazioni popolari contro funzionari corrotti che tentano di violentare una donna o figli di notabili che investono, uccidendo, un poveretto pensando di farla franca.
Credo che tra non molto ci dovranno essere sostanziali aperture sul fronte dei diritti civili in Cina.
Dammi pure del cinico ma se penso a come sono ancora ridotti a Cuba o nella Corea del Nord, non posso che essere fiducioso per i Cinesi, Piazza Tien An Men non è stata affatto cancellata dalla storia.

Jakala ha detto...

Dalle tue letture so che sei sicuramente più addentro il mondo cinese di me.

Ma la mia non voleva essere una riflessione solo sui "cattivi cinesi", ma anche su che messaggio abbiamo trasmesso al nostro interno e su che valori contano.
Quanto allo sviluppo di una cultura della legalità in Cina, mi sembra più un frutto indotto dell'economia, più la gente sta bene economicamente più inizia a richiedere una qualità di vita migliore.