giovedì, gennaio 05, 2012

Don't believe the hype

They even had it on the news
Don't believe the hype...


Cantavano tempo fa un gruppo rap americano, parole che possono adattarsi benissimo alla situazione di Lele Mora, che in vista del riesame del tribunale ha tentato il suicidio usando un paio di cerotti; d'altronde abbiamo visto milioni di film in cui i carcerati la fanno finita con dei cerotti!!

I giudici del Tribunale del Riesame di Milano hanno respinto l'istanza di revoca della carcerazione presentata dai legali del manager che nei giorni scorsi ha anche tentato il suicidio. Non sono ancora note le motivazioni dei giudici anche se, a quanto si apprende, il Tribunale avrebbe motivato la sua decisione sulla base del pericolo di fuga. 
fonte Corriere

Ricapitoliamo i fatti, lui ha patteggiato una condanna per il fallimento della sua società, nel prossimo processo per la questione di Ruby/Berlusconi in cui lui è accusato di induzione alla prostituzione sappiamo che aveva acceso conti nel Canton Ticino per quasi un milione di euro soldi ricevuti appunto come pagamento per l'intermediazione delle cene eleganti dell'ex presidente del consiglio.
Il Canton Ticino dista circa un'oretta di strada da Milano, molto strano che i giudici sospettino una sua possibile fuga.

Dopo aver avuto la decisione del Tribunale della Libertá, l'avvocato Luca Giuliante lo ha raggiunto nel carcere di Opera. È stato un incontro «faticoso», ha spiegato l'avvocato. Per quanto Mora se l'aspettasse, la notizia arrivata 15 giorni dopo l'udienza che si è svolta il 21 dicembre, lo ha comunque abbattuto. «Mi stupisce che arrivati a questo punto non si sia presa in considerazione la sproporzionalitá tra la misura e le esigenze cautelari», ha aggiunto l'avvocato Giuliante, «ma in fondo me l'aspettavo. La vicenda di Lele Mora sembra quasi, a giudicare dalle decisioni prese, da porre ad esempio».

Avvocato Giuliante forse se il suo cliente, che ripeto ha patteggiato la pena, evitava di portare soldi in Svizzera magari otteneva la libertà?


Barba lunga, dimagrito di 35 chili. Lele Mora, l' agente dello spettacolo in carcere dallo scorso 20 giugno, è «irriconoscibile» e «depresso». Almeno così lo hanno definito i parlamentari del Pdl Alfonso Papa e Renato Farina, che insieme all' esponente radicale Annalisa Chirico hanno visitato i detenuti del carcere di Opera e San Vittore. Papa, che a Natale è già stato in visita nel carcere di Poggioreale (dove è stato detenuto nell' ambito dell' inchiesta sulla P4), ha ribadito il suo impegno a favore dell' amnistia e per il miglioramento delle condizioni carcerarie alle prese con il sovraffollamento e la lunga scia di suicidi. Buona parte della visita a Opera è stata dedicata, appunto, a Lele Mora, che nei giorni scorsi ha tentato il suicidio (tappandosi naso e bocca con alcuni cerotti). L' agente dei vip, condannato a 4 anni e tre mesi per bancarotta, proprio oggi dovrebbe conoscere il parere del Tribunale del riesame sull' istanza dei suoi difensori che hanno chiesto la scarcerazione per motivi di salute. «Trova conforto nella fede - ha spiegato Papa -. Sta male ma sente la vicinanza affettuosa della sua famiglia e anche di Silvio Berlusconi».  fonte Corriere

Curiosa la parte finale in quanto Lele Mora è implicato in un processo contro Berlusconi in cui la sua unica possibilità di ottenere uno sconto di pena è testimoniare contro Silvio Berlusconi.
Magari è per quello che i vari Cicchitto ed altri parlamentari PdL si stanno adoperando con tutti i mezzi per aiutare il "detenuto" Mora e dare forte risalto mediatico alla sua situazione?
Certo se anche Lele Mora tentava il suicidio in una modalità meno..equivoca forse era meglio per alzare il polverone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E comunque, rimane il fatto che tutti questi personaggi sono mezzo tragici, mezzo ridicoli, infinitamente noiosi e grandi responsabili di molto nella nostra società.

Jakala ha detto...

In fondo questa è l'Italia un posto mezzo tragico, mezzo ridicolo, purtroppo.