martedì, novembre 11, 2008

Salsedine

Aria carica di salsedine, umida e fredda.
Aria di laguna.
La motonave attracca e dal molo si sale come se fossimo in processione, verso la meta prescelta.
Il rollio è minimo, la laguna al massimo ha come unico moto ondoso quello provocato dai motoscafi.
Dopo circa 10 minuti di navigazione il profilo di Cavallino scompare, mentre quello del Lido non appare ancora.
Si è persi, come sospesi in mezzo all'acqua e al cielo.
Distanti dalla terraferma e da qualsiasi preoccupazione.
Dura solo un istante, poi il profilo delle prime isole, con i resti militari e del Lido appaiono a strapparti da quel momento di pace.
La terra ti richiama a se e alle umane faccende.


Ecco li vorrei trovarmi, in mezzo a quel punto sperduto nello spazio, mentre invece sono nella capitale economica italiana con tutte le sue brutture e i suoi problemi.
In mezzo ad un momento di nostalgia di cui domani mi pentirò.

L'aria salmastra ed umida di sale mi manca.

4 commenti:

lanoisette ha detto...

ma dai, Jak, che sabato il cielo della capitale economica d'Italia era di un azzurro accecante e con le foglie rosse e gialle era tutto un turbinìo di colori!

Anonimo ha detto...

Che bello. A metà del post mi sono trovata anch'io a metà tra terra e terra. E mi è venuta voglia di restare lì, almeno un po'. :-)

PICCHU ha detto...

Però anche a me Milano piace anche se capisco che l'acqua, il mare soprattutto (per quanto mi riguarda) regala sensazioni impareggiabili.

Forza Jak

Jakala ha detto...

@Picchu: chi è nato vicino al mare, si porterà sempre il mare nel cuore

Jak