Ultimamente quando torno a casa uno degli argomenti di discussione maggiore è la nascita di centri commerciali.
Jesolo ha prosperato con una serie di negozietti gestiti da commercianti che hanno prosperato sul fatto che inizialmente i centri commerciali più vicini si trovavano o a Mestre o a Treviso.
Già con la creazione dell'Ipercoop e della SME a San Dona' le cose erano cambiate, creando una valvola di sfogo per i consumatori con meno possibilità (cioè chi non aveva un attività in proprio).
La nascita di centri commerciali in una realtà, che vorrebbe raddoppiare di popolazione secondo le linee guida del piano edilizio, è negativa?
Per un cittadino normale è meglio creare protezioni per i commercianti, quindi prezzi più elevati, o avere un'innalzamento del proprio potere d'acquisto?
Deve chiaramente esistere un'equilibrio, ma è chiaro che quando si vedono degli eccessi, si giunge ad una rottura.
E altrettanto chiaramente ci deve essere un'equilibrio tra il numero di centri commerciali altrimenti si porterà ad un fallimento delle iniziative.
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