sabato, marzo 10, 2007

Operazione deportazione

E' ufficialmente partita l'operazione nome in codice "Deportazione in siberia", che servirà a fornire allo scrivente di questo blog un posto dove stare a Milano.
Più prevedibile del calo della borsa attuale, la mia prestigiosissima azienda (forse dovrei scriverlo in arancione*) ha deciso di richiamarmi, entro e non oltre maggio, alla sede centrale.

L'annuncio del preannunciato trasferimento è stato accompagnato da un simpatico aumento, che mi consentirà di permettermi un paio di pizze in più al mese (considerando i prezzi milanesi facciamo una e mezza) e da un caloroso "benevenuto in patria" del responsabile delle risorse umane.



*scrivere una frase in arancione serve per segnalare la presenza di ironia/sarcasmo ai lettori meno attenti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come tutte le deportazioni che si rispettano dovrebbe essere seguito da un coro lamentoso e struggente di ricordi verso la patria perduta, qualcosa alla "Va pensiero". Ma anche o mia Bella Madonnina mi pare che possa andare.
Caro Jakala, cerca di vedere il cambiamento come un'opportunità di crescita professionale. Può anche darsi, anche se non sono disposto a scommetterci, che migliorerai dal punto di vista professionale.
Saluti.

mb

P.S: Per completezza riporto uno stralcio del coro lamentoso e struggente.

Mia bella Madonnina, che te brillet de lontan
tutta dòra e piscinina, Ti te dòminet Milan
sòtta Ti se viv la vita, se sta mai coj man in man.
Canten tucc: "Lontan de Napoli se moeur",
ma poeu vegnen chi a Milan!

Anonimo ha detto...

io, invece, faccio il percorso inverso: dovrò lavoricchiare a Mestre (solo un paio di settimane, per ora. grazie a Dio). cosa potrei cantare?
Bruce

Anonimo ha detto...

Ovviamente non puoi che cantare "Marietta monta in gondola".

Direi che per certi versi mestre assomiglia ad una brutta periferia di Milano.

Jak

PS Fatti sentire se sono in zona, cioè prima di maggio.