giovedì, febbraio 24, 2011

Chiamami se vuoi proroga

Continuando il parallelo fra Gheddy e Berly non si può notare che il primo è assediato dai ribelli mentre il secondo è assediato dai questuanti che formano la nuova e compatta maggioranza pronta a spezzare le reni alla Grec pardon all'opposizione che impedisce a questo paese di crescere con il ritmo cinese invece dell'anemico tasso attuale.
Lo stop del 1000proroghe infatti vanifica un sacco di voti di scambio fra i vari partiti e singoli deputati attratti da Silvio il riformatore.
Si va dalla destra di Starace Storace, bloccata dall'entrare nella giunta di Aledannomanno,  ai deputati meridionali che devono giustificare l'abbraccio ai verdi leghisti con la classica deroga dell'abusivismo, alla lobby di Comunione e Fatturazione Liberazione che non incassa i fondi per la religione cattolica ai verdi leghisti che speravano nella lista dei precari regionale per l'insegnamento.

Il taglio ora imposto colpirà alcuni interessi, ma non tutti. E cosa faranno gli scontenti voteranno la fiducia senza fiatare? I loro provvedimenti esclusi non potranno apparire come leggi perché sarebbero fatti a pezzi, ve lo vedete un leghista che vota a favore dell'abusivismo campano? O un deputato del sud che vota la legge che impone una lista regionale delle supplenze, escludendo i laureati del sud dalla possibilità di insegnare al nord?

A quando il rimpasto per sfamare gli affamati?

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