mercoledì, febbraio 17, 2010

The moon and sixpence

Le associazioni di idee sono le cose più fantastiche che possono capitarci per movimentarci la vita e farci riassaporare esperienze passate. Complice il giorno di San Valentino sono state riproposte soprattutto canzoni d'amore, fra le quali quella dei "Sixpence None The richer". I sei pence mi hanno fatto scattare in mente il titolo di uno dei libri più belli che abbia letto "The moon and sixpence".


Il libro di Maugham è stato uno dei primi che ho letto in lingua originale. Stranamente è stato un altro libro a consigliarmelo, avevo trovato la citazione di questo romanzo su un opera di Stephen King. Così quando parecchio tempo dopo trovai questo libro nella biblioteca comunale, per di più in inglese la decisione di leggerlo era come se fosse stata presa già da tempo.


La trama del romanzo è abbastanza semplice perché narra la vita romanzata di Gauguin e del suo amore per l'arte. Già la forma in cui viene descritta è particolare, noi scopriamo la sua vita attraverso la mediazione del racconto di un terzo. Racconto che descrive gli incontri avuti dal protagonista con Charles Strickland, nome sotto cui lo scrittore nasconde Gauguin.


All'inizio viene presentato come una persona normale e posata, che giunta ai limiti della mezz'età abbandona la sua famiglia, il suo lavoro e Londra per stabilirsi a Parigi per diventare un pittore. Qui si dedica alla pittura, pur riscuotendo poca fortuna, visto che la sua visione dell'arte non è compresa. Nella sua ricerca per l'arte e nel perfezionare la tecnica, Strickland compirà atti di rara inumanità, e in una delle scene più belle del romanzo, il protagonista gli chiederà conto di queste azioni.  Il discorso di spiegazione, non giustificazione, di Strickland/Gauguin meriterebbe da solo la lettura del romanzo: riesce a spiegare benissimo l'estasi e la passione per un obiettivo, che può esser solo rallentato dai bisogni umani, ma a cui bisogna imolare parte della propria umanità.


Desiderare in maniera così intensa qualcosa, da non vedere gli ostacoli che si frappongono fra te e lei. Guardare la luna con tanta attenzione da non accorgersi della moneta da sei pence vicino al proprio piende


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