senso del ridicolo di un capocomico che vuol diventare capopopolo.
Secondo però sarebbe un errore cercare il cavillo per buttarlo fuori
dalla competizione, suo vero obiettivo.
Pensate come sarebbe bello
sentirlo in un contraddittorio, invece delle sue solite litanie, dove
tutte le sue incongruenze verrebbero fuori.
A meno che i vari contendenti alla poltrona di segretario si senta sul serio inferiori al
Grillo parlante.
2 commenti:
A mio personale parere la candidatura di Grillo a segretario dei PD non è comica, ma ha rappresentato forse l'unica ancora di salvezza per un partito che sta insesorabilmente collassando su se stesso.
Gli attuali lider del PD non erappresentano il suo elettorato: sono pavidi, incapaci di fare una reale opposizione (per non dire collusi con un sistema), senza un programma, e sono gli stessi da oltre venti anni. E poi, cosa si può rinfacciare a Grillo? Di essere sboccato? Allora, non mi pare che siano tempi per la cortesia Di essere un comico? Non mi pare l'unico personaggio di spettacolo ad essere sceso in politica. Di essere un radicale?
Ben venga. Di avere delle idee e un programma? Be', mica è colpa sua se quelli del PD non ne hanno uno, e le poche volte che esprimono un concetto (uno, non di più che gli costa fatica) è per dire che gliel'hanno copiato quelli di Berlusconi.
I capetti del PD mi fanno quasi pena: non appena la Serrachiani gli ha mosso qualche critica l'hanno sbranata, e poi restano muti di fronte a tutto quello che accade nel Paese.
C'è bisogno di loro? C'è bisogno di gente così?
Non mi pare. C'è bisogno di persone come Grillo, capopopolo o meno che siano.
Grillo Masaniello per sempre
Notorius
A Grillo l'unica cosa che si può rimproverare è il fatto che non abbia un programma su come cambiare l'Italia (a parte le 3 iniziative per cui raccoglieva firme).
E di non avere uno staff dietro che curi questa mancanza.
L'unico staff che ha lui è quello che cura la sua immagine, molto bene.
In un confronto su temi e programmi si vedrebbe questo fatto.
Jak
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