domenica, luglio 12, 2009

English for dummy

Troppo lavoro e qualche post viene scritto un po' in ritardo.
Durante il G8 è apparsa una pagina a pagamento su un giornale inglese Herald Tribune, pagina che ha avuto in Italia la risonanza di una scoreggia in una notte silenziosa, mentre all'estero ovviamente è stata ignorata visto le cose più importanti che sono successe contemporaneamente, tipo il G8 e la repressione in Cina. [l'uso del termine scoreggia è ovviamente voluto per esprimere meglio l'idea di pace e tranquillità interrotta da esalazioni mefitiche]

Ma possibile che con tante persone che odiano Berlusconi non potevi trovare uno che facesse una traduzione decente invece di usare i classici traduttori online? Abbiamo fatto per l'ennesima volta la figura dei buzzurri che non sanno le lingue, così come successe quando provammo a vendere un auto di nome ritmo nei paese anglosassoni.
Quando al prode che ha pagato quest'annuncio, ha semplicemente confermato all'estero la cattiva impressione che già aveva. Fu lui a bloccare uno delle prime fusioni cross-border fra Atlantia e il gruppo Abertis, senza alcuna ragione visto che erano due società che si stavano fondendo pacificamente, non solo visto che erano i gestori di autostrade non avremmo ceduto nessun know-how all'estero, ne c'erano le possibilità che le strade venissero smantellate e portate in Cina, come succede quando le nostre piccole aziende sono acquisite da aziende estere. Il perché si voglia aziende gestori di strade più piccole, ma italiane lo si è visto nella vicenda Alitalia: a causa della concessione sono sempre disponibili a soluzioni di sistema.

Quanto al mio pensiero personale su Di Pietro, non posso che quotare il pensiero di Demonio Pellegrino.

1 commento:

jeremy ha detto...

A prescindere dai futuri piu cupi, c'è una sola certezza: non è sicuramente Dipietro l'uomo di cui ha bisogno l'Italia per rialzarsi, un vero giacobino senza valori e scrupoli.