Possibile che nella programmazione quotidiana ci siano solo reality show?
Trasmissioni in cui il nulla regna sovrano, dove l'unico valore è l'apparire non per mostrare qualità, ma solo per il gusto/valore dell'apparire senza alcun fine.
La televisione in chiaro reagisce alla perdita dei diritti tv di film, serie televisive da parte delle paytv allungando letteralmente il brodo con programmi con uno spessore culturale pari alla carta igenica.
Un tempo prendevamo in giro uno show proveniente dall'Olanda come degenerazione televisiva, ora invece sosteniamo la sua importanza nel cambiare la società italiana.
Famosi, pseudofamosi o illustri sconosciuti, ma con una sponsorizzazione ovviamente non visibile ci mostrano il loro nulla...segnando la loro appartenenza al mondo televisivo.
Che alla fine non conti quello che fai, sai fare, ma solo l'apparire in una scatola con un monitor.
Come ha dimostrato Santoro rinunciando al posto di deputato europeo per uno scorcio da Celentano.
Come ha dimostrato i vari olimpionici (Taiariol, Granbassi,Montano, ecc) mollando la loro attività sportiva solo per essere amche loro fra gli eletti.
1 commento:
Un noto personaggio dell'economia bresciana, una ventina di anni fa mi disse:" E' in arrivo una crisi tale che per difendere la mia azienda devo per forza cercare di prendere tutto ciò che è possibile ora che si può, prima che sia troppo tardi." La voce deve essersi diffusa.
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