venerdì, febbraio 26, 2010

Stagioni

Che la primaversa stia arrivano anche a Indastria, alias Milano lo testimonia il risveglio degli animali: le lucertole sono tornate a farci visita.

Mi aspetto di vedere altre serie di post dedicate al bioparco

Fusi orari

Se scrivo a una delle nostre filiali negli USA ritengo normale che la risposta
mi arrivi il giorno dopo oppure verso fine orario di ufficio visto il fuso
orario.

Se scrivo alla sede svedese hanno lo stesso fuso, al limite hanno un orario di
ufficio leggermente diverso (iniziano e finiscono prima), quindi le risposte
alle mie mail arrivano quasi subito.

Fatta questa premessa perché oer le mail dirette all'altra sede italiana
ricevo una risposta il giorno dopo o se proprio va bene dopo solo 6 ore?
Hanno per caso un altro fuso orario di cui io non sono a conoscenza?

Metafore

A volte le metafore possono spiegare meglio di complicate analisi o lunghe discussioni.
Luca Sofri nel suo blog ha usato una metafora per spiegare la parabola politica (discendente)di Berlusconi, che secondo me è geniale nella sua semplicità.

Ci sono quelle storie in cui l’aviatore europeo arriva con l’aeroplano nel villaggio di indigeni amazzonici, e loro lo adorano come un Dio, perché ha fatto un numero che non si era mai visto. E tutti sono contenti. Poi un giorno gli chiedono di far cessare una malattia che li stermina, e lui non è capace. E loro non capiscono come mai, e gli dicono “rifacci quel numero dell’aeroplano”, magari funziona. Ma gli si è pure rotto l’aeroplano.
Era un semplice aviatore, bravo a fare le capriole. Non c’è mai stato nient’altro.


Gli Italiani speravano di poter volare di nuovo, invece si sono ritrovati un aviatore che adesso fa persino fatica a fare le capriole. Il vero problema è che dall'altra parte non sono nemmeno in grado di fare le capriole

mercoledì, febbraio 24, 2010

Stati d'animo

A volte ci sono foto che sintetizzano il tuo stato d'animo meglio di mille parole. Un cielo azzurro con le montagne innevate e tu rinchiuso dentro un muro di cinta.
Tu bloccato dentro, mentre la vita scorre fuori.


La vita a volte assomiglia a un immagine in chiaroscuro.


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martedì, febbraio 23, 2010

Vieni come sei

Vieni come sei, come eri
Come voglio che tu sia
Come un amico, come un amico, come un vecchio nemico
Prenditi tutto il tempo, fai in fretta
La scelta è tua, non fare tardi
Prenditi una pausa, come un amico, come una vecchia memoria


Virtuale, ma non meno reale

Ho iniziato a viaggiare sul forum e web dal 2000.
Ho conosciuto molte persone, alcune virtualmente altre anche di persona.
In un arco di tempo così vasto incontri tante persone, alcuni incontri sono buoni, altri cattivi, altri diventeranno degli ottimi amici.

Tuttavia può sempre capitare la cosa che meno ti aspetti, la notizia che una persona che conoscevi virtualmente è morta.

Ciao Christian.

domenica, febbraio 21, 2010

Sunday morning





Due ciclisti in mountain bike, qualche raccoglitore di conchiglie.
Un padre che gioca a calcio con il bambino, una coppietta in vena di romanticismo.
E poi me che scatto qualche foto, un eterogenea compagnia che passeggia per una spiaggia che aspetta solo la primavera e l'estate per tornare a rifiorire.

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venerdì, febbraio 19, 2010

Genio italico

La notizia sta uscendo e probabilmente a breve sapremo il nome del "genio", visto che solo 29 hanno voluto mantenere l'anonimato. Ovviamente sto parlando di questo:

Un parlamentare è risultato positivo alla cocaina al test antidroga promosso da Carlo Giovanardi. Non si conosce il suo nome. (...) La positività alla cocaina è emersa dall'esame del capello con due campioni ripetuti in due diversi laboratori. Al test si sono sottoposti volontariamente 232 parlamentari; 231 le negatività rilevate, una la positività alla cocaina. Dei 232 parlamentari, 147 hanno dato il proprio consenso a rendere noti i risultati mentre 29 non l'hanno dato


Ora dico io, il test è volontario, non a caso la maggioranza dei parlamenti ha rifiutato di farlo, per quale motivo vai a farlo sapendo che l'hai usata e che i capelli ne tengono traccia per anni?

Una persona del genere andrebbe espulsa dal parlamento non perché tossico (o ex-tossico), ma perché é troppo stupida.

mercoledì, febbraio 17, 2010

The moon and sixpence

Le associazioni di idee sono le cose più fantastiche che possono capitarci per movimentarci la vita e farci riassaporare esperienze passate. Complice il giorno di San Valentino sono state riproposte soprattutto canzoni d'amore, fra le quali quella dei "Sixpence None The richer". I sei pence mi hanno fatto scattare in mente il titolo di uno dei libri più belli che abbia letto "The moon and sixpence".


Il libro di Maugham è stato uno dei primi che ho letto in lingua originale. Stranamente è stato un altro libro a consigliarmelo, avevo trovato la citazione di questo romanzo su un opera di Stephen King. Così quando parecchio tempo dopo trovai questo libro nella biblioteca comunale, per di più in inglese la decisione di leggerlo era come se fosse stata presa già da tempo.


La trama del romanzo è abbastanza semplice perché narra la vita romanzata di Gauguin e del suo amore per l'arte. Già la forma in cui viene descritta è particolare, noi scopriamo la sua vita attraverso la mediazione del racconto di un terzo. Racconto che descrive gli incontri avuti dal protagonista con Charles Strickland, nome sotto cui lo scrittore nasconde Gauguin.


All'inizio viene presentato come una persona normale e posata, che giunta ai limiti della mezz'età abbandona la sua famiglia, il suo lavoro e Londra per stabilirsi a Parigi per diventare un pittore. Qui si dedica alla pittura, pur riscuotendo poca fortuna, visto che la sua visione dell'arte non è compresa. Nella sua ricerca per l'arte e nel perfezionare la tecnica, Strickland compirà atti di rara inumanità, e in una delle scene più belle del romanzo, il protagonista gli chiederà conto di queste azioni.  Il discorso di spiegazione, non giustificazione, di Strickland/Gauguin meriterebbe da solo la lettura del romanzo: riesce a spiegare benissimo l'estasi e la passione per un obiettivo, che può esser solo rallentato dai bisogni umani, ma a cui bisogna imolare parte della propria umanità.


Desiderare in maniera così intensa qualcosa, da non vedere gli ostacoli che si frappongono fra te e lei. Guardare la luna con tanta attenzione da non accorgersi della moneta da sei pence vicino al proprio piende


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domenica, febbraio 14, 2010

I'm moving

Il fioraio all'angolo, vicino all'edicola dove compro il giornale, sta preparando le rose che spera di vendere stasera.
Una serata in cui incassare quel che basta per arrivare fino all'8 marzo, altra giornata da sold out.
Decido che è ora di iniziare a passare oltre, prendo il cellulare alla rubrica preferiti.
Un attimo di esitazione e poi lo cancello, lasciando quel numero in mezzo alla rubrica dei numeri comuni.
E' tempo di ritornare a camminare, anche se la strada non era quella voluta.


mercoledì, febbraio 10, 2010

La danza del freddo

L'aria è fredda, ma almeno per stasera sembra che la neve non cadrà.


Il freddo danza attorno a me. Freddo reale che fuori ti costringe a sentire i brividi, e il freddo dentro di me. La stanchezza mentale si accumula, così come il lavoro che arriva sulla mia scrivania ad ondate sempre più impetuose.


Ho un carattere di merda e sono troppo inflessibile su alcune cose/principi, ecco che domani dovrò spedire l'ennesima mail di precisazioni ai miei manager, che saranno contentissimi di avere l'ennesimo precisino che non si limita a saltare quando lo dicono loro.


Forse dovrei incominciare ad avere una pelle più dura.


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The only way is up

La visita del nuovo manager ha avuto dei risvolti interessanti, e per certi versi ironici.


I problemi sono rimasti li sul tappeto, anzi sotto il tappeto sia mai che qualcuno li noti, ma ci sono stati dati i nuovi obiettivi da perseguire come un esercito di conquista.


20% in più, perché le sfide sono il nostro pane quotidiano e noi dobbiamo crescere in doppia cifra.


Al che uno dei tecnici più esperti ha proposto un modo molto semplice per raggiungere la meta: aumentare del 20% le offerte. Malgrado la saggezza di tale proposta, credo che i commerciali non siano particolarmente d'accordo.


La sola via è in alto.Tags:


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martedì, febbraio 02, 2010

Look back

Questa settimana sono più irrequieto del solito, non a causa del tempo.
Tanto per cambiare è iniziato il rituale assegna un general manager a quei dementi dell'Italia, rituale che comporta che tralasci il lavoro per rendere il posto più pulito e presentabile.
Rituale iniziato con una simpatica mail in cui ci veniva richiesto/ricordato di essere presenti in data xx e di evitare di ammalarci.

Conseguenza di questo bel rituale è che da una settimana ho interrotto i miei progetti per seguire quelli di un altro in modo da permettere le spring clean.
Nel frattempo il lavoro che ho lasciato a metà, non viene svolto da nessuno e come ulteriore beffa altro lavoro targato urgente si appresta ad essere rovesciato nella mia scrivania.
A forza di sussurrarlo, annunciarlo un timido risveglio del mercato americano si nota; provocando l'effetto ingorgo perché nessuno vuol perdere la ripartenza.

La cosa che mi fa irritare pesantemente è però il fatto che è, tanto per cambiare, l'ennesimo manager straniero che oltre all'Italia ha assegnata anche la Germania: ovviamente ci controllerà tramite i dati forniti dai vari database senza entrare nell'operatività quotidiana.

Operatività quotidiana che invece andrebbe invece gestita, visto che attualmente non c'è nessuno che faccia da interfaccia fra la parte commerciale, parte produttiva e parte di supporto/amministrativa: sono tutte come isole che utilizzano certi ponti per comunicare una con l'altra.
Avere una persona che guarda all'insieme invece che alla somma delle parti permetterebbe di prendere decisioni anche impopolari, ma che garantirebbero un certo equilibrio e una possibilità di evolversi.

Perché se non ti evolvi sei destinato ad estinguerti.