Questa settimana sono più irrequieto del solito, non a causa del tempo.
Tanto per cambiare è iniziato il rituale assegna un general manager a quei dementi dell'Italia, rituale che comporta che tralasci il lavoro per rendere il posto più pulito e presentabile.
Rituale iniziato con una simpatica mail in cui ci veniva richiesto/ricordato di essere presenti in data xx e di evitare di ammalarci.
Conseguenza di questo bel rituale è che da una settimana ho interrotto i miei progetti per seguire quelli di un altro in modo da permettere le spring clean.
Nel frattempo il lavoro che ho lasciato a metà, non viene svolto da nessuno e come ulteriore beffa altro lavoro targato urgente si appresta ad essere rovesciato nella mia scrivania.
A forza di sussurrarlo, annunciarlo un timido risveglio del mercato americano si nota; provocando l'effetto ingorgo perché nessuno vuol perdere la ripartenza.
La cosa che mi fa irritare pesantemente è però il fatto che è, tanto per cambiare, l'ennesimo manager straniero che oltre all'Italia ha assegnata anche la Germania: ovviamente ci controllerà tramite i dati forniti dai vari database senza entrare nell'operatività quotidiana.
Operatività quotidiana che invece andrebbe invece gestita, visto che attualmente non c'è nessuno che faccia da interfaccia fra la parte commerciale, parte produttiva e parte di supporto/amministrativa: sono tutte come isole che utilizzano certi ponti per comunicare una con l'altra.
Avere una persona che guarda all'insieme invece che alla somma delle parti permetterebbe di prendere decisioni anche impopolari, ma che garantirebbero un certo equilibrio e una possibilità di evolversi.
Perché se non ti evolvi sei destinato ad estinguerti.
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