Mentre guidavo per rientrare a Milano dopo un lungo weekend di ferie, ascoltavo la Zanzara su Radio24, trasmissione che malgrado, o forse grazie, ai metodi dei suoi conduttori riesce a far notizia strappando dichiarazioni ad esponenti politici.
Ieri sera c'era Cacciari a cui avevano chiesto un opinione sull'apertura dei punti di rappresentanza dei ministeri a Monza. Il conduttore aveva prima premesso l'opinione di un altro veneto, il ministro Galan, "è una puttanata intercontinentale" il pensiero chiaro e semplice.
Cacciari rispondeva oltre a ribadire di essere d'accordo con l'opinione di Galan aggiungeva "Non solo è una puttanata, ma è una puttanata che costa. Costa per l'acquisto di computer, costa per (...). Si parla sempre di costi della politica, questo è un chiaro esempio di come i costi aumentano per iniziative al più folkloristiche."
Chiaro e conciso, c'è tutta la tragedia/farsa della politica italiana: iniziative inutili o ridicole che però costano a noi contribuenti.
mercoledì, luglio 27, 2011
venerdì, luglio 22, 2011
I liberisti de noantri
Immaginate un mercato in calo/crisi perché i consumatori sono pochi e con un potere d'acquisto in calo, è chiaro che in questa situazione i fallimenti per i piccoli non possono che aumentare e solo le grosse catene possono sostenere le scarse vendite.
E' un caso classico dell'economia italiana, dove il mercato interno si contrae da due anni, dove si può scegliere di agire o per proteggere i consumatori, non creando "privilegi" o proteggere i venditori, bloccando l'ingresso sul mercato di concorrenti e "creando" per legge riserve di mercato per tutti.
Tutti i governi italiani si sono sempre mossi verso la seconda ipotesi, sempre governi comunisti o di destra. Idem questo governo composto da gente che si proclama liberistae che non ha mai messo le mani in tasca agli italiani (dopo l'ultima manovra è palesemente falso!) non poteva che scegliere di sfavorire i consumatori.
Sotto l'alto scopo di proteggere la cultura e che il sapere/cultura non è una merce come le altre si sono vietati gli sconti oltre i 15% o 25% se promossi dalle case editrici a tutti siti online compresi.
E' l'ennesimo caso di legge ad aziendam fatta contro Amazon.it che per entrare nel mercato italiano si era affidato sia a sconti interessanti (di recente ho comprato 6 libri per meno di 40€) sia ad un servizio di selezione/consiglio sui libri molto innovativo.
Che economicamente sia una scelta che impoverirà culturalmente gli italiani lo capirebbe anche un asino, visto che provocherà l'ennesima contrazione del mercato visto che una persona normale ha un budget e quello spende, magari rinunciando ad un libro che voleva.
La perdita tuttavia sarà anche culturale visto che Amazon offriva anche una vetrina per piccole case editrici che non avevano la forza per arrivare alle varie librerie sparse per l'Italia, ma che tramite il marketing del sito potevano farsi conoscere sul mercato. Due dei sei libri che ho acquistato erano infatti libri che non trovavo nelle catene classiche.
Ovviamente per la catena americana basterà girare la spedizione/acquisto su una controllata francese o austriaca per bypassare l'editto italiano usando la direttiva Bolkestein
E' un caso classico dell'economia italiana, dove il mercato interno si contrae da due anni, dove si può scegliere di agire o per proteggere i consumatori, non creando "privilegi" o proteggere i venditori, bloccando l'ingresso sul mercato di concorrenti e "creando" per legge riserve di mercato per tutti.
Tutti i governi italiani si sono sempre mossi verso la seconda ipotesi, sempre governi comunisti o di destra. Idem questo governo composto da gente che si proclama liberista
Sotto l'alto scopo di proteggere la cultura e che il sapere/cultura non è una merce come le altre si sono vietati gli sconti oltre i 15% o 25% se promossi dalle case editrici a tutti siti online compresi.
E' l'ennesimo caso di legge ad aziendam fatta contro Amazon.it che per entrare nel mercato italiano si era affidato sia a sconti interessanti (di recente ho comprato 6 libri per meno di 40€) sia ad un servizio di selezione/consiglio sui libri molto innovativo.
Che economicamente sia una scelta che impoverirà culturalmente gli italiani lo capirebbe anche un asino, visto che provocherà l'ennesima contrazione del mercato visto che una persona normale ha un budget e quello spende, magari rinunciando ad un libro che voleva.
La perdita tuttavia sarà anche culturale visto che Amazon offriva anche una vetrina per piccole case editrici che non avevano la forza per arrivare alle varie librerie sparse per l'Italia, ma che tramite il marketing del sito potevano farsi conoscere sul mercato. Due dei sei libri che ho acquistato erano infatti libri che non trovavo nelle catene classiche.
Ovviamente per la catena americana basterà girare la spedizione/acquisto su una controllata francese o austriaca per bypassare l'editto italiano usando la direttiva Bolkestein
giovedì, luglio 14, 2011
We are turning on, we are growing, we are moving, we are moving on
La mail era arrivata la settimana prima, ci chiedeva di esser tutti presenti per la riunione ed eventualmente disdire gli appuntamenti con i clienti.
Non facciamo molto spesso riunioni, anche perché il general manager viene e va dalla Germania: le informazioni in genere si tramandano di mail in mail.
...
Arriva il giorno della riunione, il general manager, da qui in poi GM, inizia a parlare con il suo inglese pulito e forbito allo stesso tempo.
GM:First to talk about future, we need to remember the past (...)
Un inizio di discorso abbastanza scenico, chissà se l'ha preparato il discorso allo specchio.
..we are turning on, we are growing,
Beh, ci credo nel 2010 siamo cresciuti sia di fatturato sia di marginalità tanto da essere con un attivo decente. E abbiamo raggiunto i target di qualità (alta) che dovevamo raggiungere.
we 're growing faster then economy
per forza l'Italia viaggia all'1% noi dobbiamo marciare a ritmi del 10-15%
(...) we want to put money in Italy
oh, ecco finalmente la notizia di 'sto meeting: hanno approvato gli investimenti che avevamo chiesto. Avranno avuto l'approvazione del Capex?
but not in Milan, we want to put money in Udine
che fregatura investono ancora nell'altra sede, uff
so we decide to close here. You have time to close all projects until August, then you will relocate to another site.
Prego?
Any question?
Si, siamo su candid camera? Lasciamo sul serio Milano alla concorrenza?
Then you will talk with Human Resource Manager about your relocation.
...
Manca meno di un mese alla mia imprevista relocation, con una casa da trovare ed un trasloco da organizzare.
Con un luglio in cui le facce lunghe e tirate segnalano i vari sentimenti che si alternano: rabbia, delusione, stanchezza, insofferenza.
Siamo degli zombi viventi, ci siamo ma è come non ci fossimo visto che a breve non ci saremo.
Mi sa che a breve dovremo di nuovo tirar fuori il calendario dei cagnolini
Non facciamo molto spesso riunioni, anche perché il general manager viene e va dalla Germania: le informazioni in genere si tramandano di mail in mail.
...
Arriva il giorno della riunione, il general manager, da qui in poi GM, inizia a parlare con il suo inglese pulito e forbito allo stesso tempo.
GM:First to talk about future, we need to remember the past (...)
Un inizio di discorso abbastanza scenico, chissà se l'ha preparato il discorso allo specchio.
..we are turning on, we are growing,
Beh, ci credo nel 2010 siamo cresciuti sia di fatturato sia di marginalità tanto da essere con un attivo decente. E abbiamo raggiunto i target di qualità (alta) che dovevamo raggiungere.
we 're growing faster then economy
per forza l'Italia viaggia all'1% noi dobbiamo marciare a ritmi del 10-15%
(...) we want to put money in Italy
oh, ecco finalmente la notizia di 'sto meeting: hanno approvato gli investimenti che avevamo chiesto. Avranno avuto l'approvazione del Capex?
but not in Milan, we want to put money in Udine
che fregatura investono ancora nell'altra sede, uff
so we decide to close here. You have time to close all projects until August, then you will relocate to another site.
Prego?
Any question?
Si, siamo su candid camera? Lasciamo sul serio Milano alla concorrenza?
Then you will talk with Human Resource Manager about your relocation.
...
Manca meno di un mese alla mia imprevista relocation, con una casa da trovare ed un trasloco da organizzare.
Con un luglio in cui le facce lunghe e tirate segnalano i vari sentimenti che si alternano: rabbia, delusione, stanchezza, insofferenza.
Siamo degli zombi viventi, ci siamo ma è come non ci fossimo visto che a breve non ci saremo.
Mi sa che a breve dovremo di nuovo tirar fuori il calendario dei cagnolini
martedì, luglio 12, 2011
Priceless
Tornare al lavoro dopo un lungo weekend al mare e ritrovarsi il condizionatore rotto quando fuori le temperature superano i 35 gradi è priceless.
Per fortuna mi ero portato i gelati, forse riesco a sopravvivere. Forse.
Per fortuna mi ero portato i gelati, forse riesco a sopravvivere. Forse.
giovedì, luglio 07, 2011
Fuorionda
La notizia è ormai di dominio pubblico, durante la conferenza stampa della manovra economica, Tremonti sbeffeggia il premio nobel mancato Brunetta.
Decisamente un teatrino un po' deprimente, vedere persone che non riescono a fare la faccia istituzionale per la mezz'oretta di presentazione, ma invece si lasciano andare incuranti delle possibili reazioni.
Il link a Repubblica
Decisamente un teatrino un po' deprimente, vedere persone che non riescono a fare la faccia istituzionale per la mezz'oretta di presentazione, ma invece si lasciano andare incuranti delle possibili reazioni.
Il link a Repubblica
martedì, luglio 05, 2011
Norme senza padre
Interessante articolo quello dell'Inkiesta, che analizzando la norma salva-Fininvest faccia notare come nessun ministro o deputato voglia metterci la faccia a difendere la norma.
Perfino gli avvocati di Silvio Berlusconi, come Niccolò Ghedini, hanno l’aria sorpresa di uno Scajola che si trova intestata una casa e non sa proprio con chi prendersela.
Solo Maurizio Sacconi la difende nel merito e parla di una norma equilibrata. Solo Sacconi, insomma, mantiene una fedeltà almeno verbale a una storia che di norme improbabili, fatte nell’interesse di pochi, o dell’Uno, è costellata. Solo che una volta quell’Uno era forte e le vinceva tutte: e allora tutti stavano con lui e facevano a gara, anzi, a chi gli dava più ragione. Oggi norme analoghe le fanno passare: ma facendo finta di niente, e sperando che nessuno se ne accorga
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