10 anni sono passati.
10 anni in cui è successo un po' di tutto, mi sono laureato, ho iniziato a lavorare e mi sono trasferito nella tua città.
Mi ricordo ancora di come ne parlavi, tutto fiero. La città che da a tutti una possibilità.
Questa domenica sono stato alla galleria, mentre vedevo la fila di giapponesi che faceva il giro sugli attributi del toro e si faceva riprendere, ripensavo alle spiegazioni che mi avevi dato sui quattro simboli.
Guardali sono i simboli delle quattro capitali d'Italia, Torino, Firenze, Roma e la capitale economica. Indicavi con un sorriso il fatto che il simbolo di Milano era più grande, quasi a compensarla di non esser stata mai proclamata ufficialmente.
Prendendo il Corriere mi raccontavi di come avessi imparato a leggere sui fondi di Montanelli a 30 anni, perché avevi dovuto abbandonare la scuola per mantenere la famiglia. Ci tenevi che studiassimo, perché avevi provato cosa significava esser analfabeti.
10 anni sono passati.
3 commenti:
E' difficile infrangere le illusioni di un padre...
Su Facebook un mio amico così ha scritto.
"Se hai un sogno da realizzare, non aspettare consensi. Realizzalo"
Ma non tutti hanno la forza di resistere allo sguardo di un padre e di infrangere il suo mondo.
Stiamo nella sfera più intima delle relazioni di un uomo.
Non volevo far un post triste, semplicemente mi hanno ricordato che erano passati 10 anni dalla morte di mio nonno. Milano era la città in cui andavo a trovarlo, una città che ho conosciuto prima attraverso i suoi racconti. Ma mi sa che è uscito un post melanconico, e per certi versi forse equivoco, non tutti sono bravi con le parole a raccontare quello che si prova e a descrivere i sentimenti.
Un po' melanconico, sì, forse. Ma anche molto bello, e, non so, io lo trovo pieno di orgoglio e con una storia lunga che si intravvede dietro le parole.
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