venerdì, agosto 31, 2012

In fondo al pozzo

Nicola Porro nel suo blog pone delle domande interessanti sulla questione dei poveri lavoratori sardi

Il governo Monti, come quelli che lo hanno preceduto, è davanti ad un bivio: o salva la miniera del Sulcis o salva l’economia italiana.
Che era la mia stessa amara riflessione, purtroppo si tratta di posti di lavoro che non producono ricchezza né per la loro azienda né per loro, quindi possono vivere solo di sovvenzioni.
E' amaro pensare che gente con esperienza, si trovi a dover ricominciare da zero, pur senza averne alcuna colpa.

Ha senso salvare 460 posti di lavoro scaricando sulla bolletta elettrica una mini-tassa di 250 milioni all’anno, spalmata su tutti gli italiani? Ha avuto senso regalare all’Alcoa, sempre in Sardegna, più di due miliardi di euro dei contribuenti italiani, in dieci anni, per salvaguardare un migliaio di posti di lavoro?
fonte ZuppadiPorro
Alla fine la questione è sempre la stessa sovvenzionare dei posti di lavoro usando la fiscalità generale, cioè le tasse pagate da chi ha ancora un lavoro.
Un tempo quando l'economia italiana tirava era possibile sovvenzionare questi posti di lavoro fittizzi, visto che non si autosostengono, purtroppo con la situazione attuale non è possibile farlo.

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