mercoledì, marzo 31, 2010

Leggendo qua e la/2

Andiamo di localismo fonte ilGazzettino

Dopo due sconfitte, la prima nel 2000 al ballottaggio contro Paolo Costa, e oggi a distanza di 10 anni al primo turno contro Giorgio Orsoni, Renato Brunetta non tenterà una terza volta di diventare sindaco di Venezia. «Fra cinque anni qualcun altro raccoglierà la bandiera del cambiamento. Oggi è prevalso il conservatorismo rispetto al nuovo» ha detto il ministro, che comunque non si è pentito di aver intrapreso questa avventura:«Solo un generoso come me poteva affrontare questa campagna». «È stata una campagna elettorale entusiasmante. Ho fatto un pò fatica ma ne è valsa la pena. Era quasi una missione impossibile e solo un generoso come me, abituato alle sfide impossibili, poteva farlo
Brunetta


Ecco un altro a cui l'aria di Roma ha fatto male. Ciccio guarda che Orsoni ha schiacciato Bettin alle primarie, quindi magari a Roma non sanno chi è, ma di sicuro a Mestre e a Venezia lo sanno benissimo, infatti ha vinto al primo turno.
Ora che ne diresti di meno polemiche e più fatti?

Leggendo qua e la

Leggo dal corriere

Il segretario del Pd ribadisce in conferenza stampa che nel voto c'è il segno di «un'inversione di tendenza». «Come coalizione, rispetto al dato delle europee abbiamo avuto ovunque un nostro avanzamento - spiega. - L'insieme dei dati regionali dà ragione del fatto di fondo: se guardiamo i dati di coalizione dalle europee ad oggi abbiamo sostanzialmente un dimezzamento delle distanze dal centrodestra». «È questo - aggiunge - che mi fa dire che c'è un segno di inversione di tendenza». Quanto al Pd, Bersani spiega: «Avanziamo di circa un punto rispetto a tutti gli altri partiti alle europee, c'è solo la Lega Nord che avanza dello 0,9 per cento». Per questo motivo, Bersani invoca «un'analisi più attenta e veritiera» dei risultati, considerando «che all'inizio di gennaio nessuno era disposto a scommettere che il centrosinistra conquistasse 7 regioni su 13».
Bersani



Commentare seriamente queste dichiarazioni è equivalente a picchiare un uomo che caga(cit.)

A meno che non provasse i testi per un provino a Zelig, o no?

mercoledì, marzo 24, 2010

Il tempo dell'attesa




Viene un tempo in cui puoi solo attendere e sperare perché quello che si poteva fare è stato fatto.
Aspettare che passi la notte.


- Posted using BlogPress from my iPhone

martedì, marzo 16, 2010

Dove le ombre si allungano

Ci sono posti dove le ombre si allungano, dove il tempo scorre più lentamente. Luoghi in cui si parla sempre o al passato o al presente, l'uso del futuro è usato con parsimonia. Luoghi dove si fanno le riflessioni sul senso della propria vita, sul suo andamento.


Spezzare un ora insieme a chi ha tante ore da passare prima di ricevere una notizia, un responso ti dovrebbe far sentire meglio per aver compiuto il tuo dovere, invece non riesco a sentirmi così.


Funziono male, rimango troppo coinvolto emotivamente. Rimango a pensare, a scrivere sul mio blog, come fosse un diario di un adolescente. Penso a come il destino non ti fa incontrare persone per anni, tenute in contatto telefonicamente e poi sei "costretto" a sbatterci contro percorrendo insieme un pezzo di strada, fosse anche solo per alleviare la solitudine nell'attesa di un responso.


Powered by Qumana


Of whom am I afraid?

AFRAID? Of whom am I afraid?
Not death; for who is he?
The porter of my father’s lodge
As much abasheth me.

Of life? ‘T were odd I fear a thing
That comprehendeth me
In one or more existences
At Deity’s decree.

Of resurrection? Is the east
Afraid to trust the morn
With her fastidious forehead?
As soon impeach my crown!


Emily Dickinson from Time and Eternity

lunedì, marzo 15, 2010

Mondayache

Oggi c'è il sole ed io sono rinchiuso dentro il mio ufficio illuminato da neon

Appena accesa la posta, la prima mail è del cliente rombipalle/casinista.

Today was such a Monday, everything sucked!(cit.)

domenica, marzo 14, 2010

Occhi

Guardavo i suoi occhi ed ero incapace di staccare lo sguardo.


"Abbiamo gli stessi occhi." dissi interrompendo il silenzio dei nostri sguardi reciproci.


"Vero, probabilmente abbiamo lo stesso gruppo sanguigno, da li viene il colore degli occhi." accenno come risposta.


"Non intendevo questo, tu non vedi solo il presente, tu vedi anche altro..""Si vedo delle immagini, anche tu?" Sorrisi, come tacita ammissione. Anche un sorriso apparve sul suo volto, come segno di sollievo.


"Certe volte capita anche di vedere.." non terminò la frase, ma io sapevo qual'era la conclusione. Non serviva conferme o parole, la risposta ad una domanda mai formulata era ovvia.


"Ora devi andartene a casa." "Si, hai ragione è tardi".


Powered by Qumana


mercoledì, marzo 10, 2010

Home sweet home

Tornando a casa era impossibile non notarlo, col suo colore giallo e con le scritte in nero. Accanto al pomello, lasciato li perché lo notassi. Un post-it grande come una lettera.
"Gentile.." era il suo attacco, dopo averlo letto in fretta mentre giravo la chiave.
Mi entrai di corsa e purtroppo i miei incubi presero forma: i vicini facendo i lavori per il loro bagno hanno fatto un buco sopra il mio bagno!!!!

Ecco credo di essermi guadagnato oltre 100 anni al purgatorio per le imprecazioni che sto lanciando a tutte le divinità conosciute e sconosciute.


- Posted using BlogPress from my iPhone

Wait until spring

Malgrado il calendario indichi che la primavera è alle porte, qui a Milano sta nevicando. Certo non con l'intensità delle altre nevicate, ma comunque scende.


La giornata è stata sempre più o meno la stessa, arida di soddisfazioni. Avresti voglia di metterti a letto dopo mangiato eppure avevi promesso di partecipare ad una presentazione di un libro, dove alcuni tuoi amici avrebbero letto dei brani.


La voglia di bidonarli, c'è inutile negarlo; ti ricordi però dei consigli che dai sempre agli altri: se vuoi che qualcosa cambi, inizia prima  dal tuo atteggiamento!


Ti infili il cappotto ed esci, decidi che vale la pena fare quattro passi. I tuoi passi risuonano leggeri sotto la neve fresca, ma è tutta la città ad avere addosso una cappa che la silenzia.


E con i tuoi passi, si liberano leggeri i tuoi pensieri imprigionati come sono dalla quotidianità. Sei arrivato vedi la vetrina con le facce sorridenti dei tuoi amici, ma sei quasi triste di esser arrivato interrompendo il flusso dei tuoi pensieri.


Powered by Qumana

mercoledì, marzo 03, 2010

Autobus



Cena con ex-compagno di università in viaggio per lavoro a Milano. Classici racconti sui vecchi compagni, cosa fanno, ecc, ecc.
Alla fine mi racconta di un incontro pubblico fatto con il responsabile del personale di una grossa azienda italiana.
Tra gli argomenti trattati, c'è stato anche il "vogliamo bene" al dipendente, lui ha esplicitamente detto che è una leggenda:
Le aziende sono come gli autobus: decidono chi deve salire, ma anche decidono chi deve scendere e quando deve scendere.

lunedì, marzo 01, 2010

Dilettanti allo sbaraglio/2

Per non esser da meno dei colleghi laziali anche il PdL lombardo decide di suicidarsi.

Pezzotta for president?
Vediamo con che velocità gli uomini di CL si riallineano sul nuovo cavallo.

Dilettanti allo sbaraglio

A volte la politica italiana si dimostra per tutto il suo essere fatta da uomini piccoli piccoli.
Nel Lazio la lista della Polverini si apprestava a vincere facile, tanto che il PD non aveva avuto neppure il coraggio di mettere un suo candidato, ma affidarsi ad una radicale con forti opinioni abortiste, la Bonino.
Ecco che però un atto semplice come consegnare le liste diventa un psicodramma perché una persona invece di compiere il suo dovere decide di andare a pranzo

Ecco che il presidente della Repubblica, da uomo di sinistra come fu appellato da SB, diventa ora il garante a cui affidarsi per essere ripescato.
Ripescaggio ovviamente contro le regole, non a caso le sue parole sono state



il capo dello Stato in mattinata prende una posizione netta: «La preoccupazione di una piena rappresentanza, nella competizione elettorale regionale in Lazio come dovunque, delle forze politiche che intendono concorrervi, non può che essere compresa e condivisa dal Presidente della Repubblica», è la premessa di Giorgio Napolitano; tuttavia, aggiunge il Presidente della Repubblica, «spetta solo alle competenti sedi giudiziarie la verifica del rispetto delle condizioni e procedure previste dalla legge».
da LaStampa.

La guerra fra bande del PdL si appresta a fare un'altra vittima, la Polverini.
Non si può che concordare con quanto detto da Wallynius.